Avere a disposizione una guida alle migliori serie TV da vedere su Netflix è il sogno di qualsiasi appassionato.
D’altronde, questa piattaforma ha lanciato autentici fenomeni mondiali come La casa di carta o il più recente Squid Game, per cui credo sia arrivato il momento di fare un po’ di ordine e di celebrarla nella giusta maniera.
Con questo articolo, cercherò di segnalarvi le migliori produzioni presenti all’interno dello sterminato catalogo di Netflix, così da rendervi più agile la ricerca e la scelta.
Tra i servizi on-demand, Netflix è ormai un vero punto di riferimento per schiere di spettatori assetati di nuove storie e personaggi indimenticabili.
THE WITCHER
Questa serie è stata considerata da molti come la nuova Game of Thrones. Tuttavia, anche se può essere inserita nel genere fantasy e l’elemento “sword and sorcery” è preminente, è molto diversa a quella tratta dai romanzi di George R. R. Martin.
La storia vede al centro delle vicende i cosiddetti “witcher”. Si tratta di guerrieri mutanti che hanno il compito di difendere le razze civilizzate dal pericolo rappresentato dai tanti mostri che abitano il mondo.
L’obiettivo di questa serie è quello di ispirarsi al folklore caratteristico dell’est europeo e di raccontare il destino dei protagonisti Geralt, Yennefer e Cirilla.
Nessuna lotta di potere, nessun intrigo di corte, alleanze o guerre. Al loro posto, viene preferita la narrazione di alcune vite inserite all’interno di un mondo dove il soprannaturale è preminente, tra maledizioni e vecchie profezie.
Ciò che rende diversa questa serie, in senso positivo, è proprio il mantenere sempre stretto e preminente il rapporto tra i protagonisti e i luoghi in cui essa è ambientata.
Inoltre, c’è una straordinaria capacità di giocare con lo spazio e il tempo, così da abbinare la giusta dose di intrattenimento alla necessità di intrigare e coinvolgere.
BLACK SAILS
Sempre sul fronte avventuroso si colloca questa serie TV che racconta il mito dei pirati in maniera molto classica e avvincente.
Nulla a che vedere con i toni ironici e divertenti della saga dei Pirati dei Caraibi, ma temi tradizionali come le cacce ai tesori, gli arrembaggi e le battaglie in mare.
Il protagonista, inoltre, è uno dei più amati e trasportati al cinema, ovvero il Capitano Flint, il quale si mette sulle tracce di un galeone spagnolo che contiene un ricco tesoro.
Tuttavia, il pirata dovrà vedersela con la Marina Inglese e, nello stesso tempo, dovrà fare fronte a qualche malumore interno alla sua ciurma.
Su Netflix trovate quattro stagioni, grazie alle quali godervi atmosfere e personaggi dal sapore antico e dal fascino intramontabile.
VIKINGS
Dai pirati ai vichinghi in questa serie TV prodotta da History Channel. Il protagonista è Ragnar Lotbork, un uomo venuto dal nulla che, con grande ardore e curiosità, vorrebbe guidare il popolo vichingo verso una nuova era di civiltà.
La principale caratteristica di questa serie è l’accuratezza della ricostruzione storica. Grazie a essa, lo spettatore gode di uno spettacolo davvero sorprendente, arricchito da scene spettacolari e atmosfere suggestive.
Nonostante sia stata più volte paragonata, tanto per cambiare, a Game of Thrones, questa serie non punta soltanto sugli intrighi di palazzo e sui colpi di stato. Il suo obiettivo è, infatti, quello di raccontare un popolo affascinante e di cui non si conosce ancora tutto, vittima, spesso, di pregiudizi e stereotipi.
LA CASA DI CARTA
Ancora oggi è, probabilmente, la serie di maggior successo di Netflix, grazie ai numeri straordinari fatti registrare in ogni Paese dove è stata distribuita.
Al centro delle vicende c’è un gruppo di persone che, mettendo al servizio ciascuno un proprio talento specifico, organizza una clamorosa rapina alla zecca di Madrid.
Di questa serie si è parlato e si parla ancora tanto, tra detrattori e fans appassionati. Si tratta, infatti, di un prodotto che, sbarcato in un mercato già saturo, è riuscito a distinguersi e ha creato subito una solida base di spettatori.
Il suo pregio principale è la caratterizzazione dei personaggi, davvero ben fatta e molto realistica, tanto che sarà difficile per gli spettatori non trovarne uno in cui specchiarsi o riconoscersi.
Ciò che, però, ha probabilmente “causato” lo straordinario successo della serie è la sua natura di “attacco al potere” e di vendetta contro di esso.
I FAVORITI DI MIDA
Sempre dalla Spagna arriva quest’altra serie TV crime ispirata all’omonimo racconto di Jack London.
La storia è ambientata nella moderna Madrid, in cui il protagonista Victor Genovés (Luis Tosar) deve affrontare un ricatto alquanto bizzarro. All’uomo, infatti, viene chiesto di pagare 50 milioni di euro per non far uccidere una persona che neppure conosce.
La serie descrive, in maniera abile e intrigante, la discesa agli inferi di questo comune uomo d’affari con qualche scheletro nell’armadio. La sia vita, improvvisamente, viene sconvolta dal ricatto subito e cambierà per sempre.
Le sue scelte diventeranno, giorno dopo giorno, sempre più fondamentali per salvare delle vite umane. Tuttavia, l’uomo scoprirà presto che in ballo non c’è soltanto il destino del prossimo, ma anche il suo.
RUSSIAN DOLL
Questa serie TV si ispira al film Ricomincio daccapo con Bill Murray. Protagonista è Nadia, una ragazza costretta a rivivere sempre lo stesso giorno, ovvero quello del suo trentaseiesimo compleanno.
Come suggerisce il nome, la serie viene costruita come una sorta di matrioska, in cui le cose si ripetono all’infinito e ogni giorno è uguale a quello precedente. Tuttavia, la serie possiede quella vena ironica che la rende molto interessante e diversa da una classica sit-com.
Il suo punto di forza, infatti, è il non accontentarsi di essere sé stessa, ma di cambiare e variare in ogni puntata, passando da un genere all’altro e senza mai annoiare.
BREAKING BAD
In tema di grandi classici, non potete farvi sfuggire questa storica serie TV firmata da Vince Gilligan. Il protagonista è un innocuo professore di chimica che, dopo aver scoperto di essere malato di tumore, decide di trasformarsi in uno spietato criminale grazie a una sostanza da lui inventata.
Breaking Bad è, ancora oggi, una delle serie di maggior successo della storia della televisione. È stata perfino al centro di diverse teorie, una delle quali ritiene che la sostanza inventata dal professore, sia alla base dell’epidemia di The Walking Dead.
Walter White, trasformatosi da professore nello spietato criminale Heisenburg, è uno dei personaggi più interessanti del panorama televisivo degli ultimi vent’anni.
Questo grazie anche alla straordinaria interpretazione di Bryan Cranston che rende in maniera impeccabile i tormenti del protagonista.
Il suo è un percorso di sofferenza e di scoperta delle sue più profonde pulsioni egoistiche, alternato a un ritmo e un’azione in grado di rapire lo spettatore puntata dopo puntata.
BETTER CALL SAUL
Una delle prove del grande successo di Breaking Bad è questo prequel/spin-off della serie creata da Vince Gilligan. Stavolta, il protagonista è l’avvocato James McGill che grazie a una nuova reazione chimica si trasforma in Saul Goodman, un uomo senza scrupoli.
Per questa serie, Gilligan si è fatto aiutare da Peter Gould, con il quale è riuscito a creare un nuovo universo che tiene testa al suo illustre predecessore.
Gli autori, infatti, vanno oltre la spettacolarizzazione di Breaking Bad, per concentrarsi sull’introspezione dei personaggi. Tra essi, naturalmente, gran merito va al protagonista, un uomo letteralmente sciagurato che, però, non nasconde la sua umanità.
HOMELAND
Si tratta di un’ltra serie TV intramontabile e vincitrice di diversi premi, tra cui un Emmy Awards come miglior serie drammatica.
Composta da otto stagioni, ha come protagonista l’agente della CIA Carrie Mathison, interpretata da Claire Danes. Quando un sergente dei Marine ritenuto scomparso in Iraq, viene liberato, lei è la sola a pensare che l’uomo possa rappresentare una seria minaccia per gli Stati Uniti.
È una serie TV sullo spionaggio che, in piena era da paura terroristica, ha provato a dimostrare quanto fosse importante il lavoro dell’intelligence per evitare drammi e catastrofi come quella dell’11 settembre 2001.
Nel corso delle otto stagioni, la serie si è evoluta, cambiando storia e ambientazioni, ma rimanendo fedele a sé stessa e a quel senso di patriottismo che la pervade.
Inoltre, l’intelligente sviluppo dei personaggi, soprattutto quello della protagonista, affetta da disturbo bipolare, le ha permesso di diventare una delle serie TV più longeve di questo genere.
SONS OF ANARCHY
Tra i classici, non può di certo mancare questa serie dedicata a una banda di motociclisti sporchi, duri e puri.
La storia ci viene raccontata attraverso il volto di Jax Teller, interpretato da Charlie Hunnam. L’uomo, padre di famiglia, deve trovare il modo per gestire la sua vita privata e quella insieme ai suoi compagni d’avventura.
Sons of Anarchy è diventata presto molto più di una semplice serie TV, ovvero una vera e propria filosofia di vita che non ammette vie di mezzo: o sei dentro o sei fuori, o stai dalla loro parte o sei un nemico.
Tuttavia, l’aspetto forse più interessante è la capacità degli autori di aver dato vita a una sorta di rilettura dell’Amleto di Shakespeare. Questo grazie all’analisi del concetto di potere e di appartenenza che rispecchia il modo di vivere dei componenti della banda, legati visceralmente ai propri valori.
NARCOS
In materia di grandi classici, non può mancare questa serie dedicata a Pablo Escobar, uno dei più pericolosi narcotrafficanti del mondo.
Si tratta di un ritratto spietato e crudele di un uomo le cui atrocità hanno superato qualsiasi immaginazione. Raccontando ascesa e caduta di uno degli uomini più potenti del mondo, Netflix offre una serie dal ritmo incalzante e ricca di tensione.
Giocando tra empatia e ribrezzo, è inevitabile, per tutti gli spettatori, subire l’irrefrenabile fascino del Male.
OZARK
Sempre in tema di cartelli di narcotrafficanti, è giusto segnalare questa serie che vede protagonista la famiglia di Marty Byrde, interpretato da Jason Bateman. L’uomo, apparentemente, è un normalissimo consulente finanziario, ma in realtà ricicla denaro sporto per i cartelli della droga messicani.
Quando il suo segreto viene scoperto, l’uomo trasferisce tutta la famiglia (moglie e due figli) in un villaggio turistico presso le Ozark Mountains, nel Missouri. Qui potrà continuare i suoi traffici illeciti.
Ideata da Bill Dubuque e Mark Williams, Ozark si muove agilmente nel terreno del thriller, con personaggi e intrighi sempre più coinvolgenti. Il protagonista, infatti, scoprirà presto di essersi infilato in un ginepraio davvero pericoloso.
ORANGE IS THE NEW BLACK
Altra serie che ha fatto la storia della televisione, ispirata alla vera storia di Piper Kerman e alla sua esperienza carceraria.
Per anni, Orange is the New Black ha rappresentato la raffinatezza e l’unicità dei prodotti targati Netlix. Racconta una straordinaria storia di riscatto femminile, in cui complicità e solidarietà diventano simbolo della vita stessa.
Tra commedia e dramma, questa serie ci racconta una storia toccante ed emozionante. Inoltre, è in grando di mantenere sempre un perfetto equilibro che non la fa sta pendere da una parte o dall’altra.
Raramente, la TV ci ha offerto personaggi così potenti ed empatici, tanto che sarà impossibile non parteggiare per loro, condividendo gioie e dolori.
GLOW
Si tratta di una serie nata proprio sull’onda di Orange is the New Black. Fa leva su un’impostazione sfacciatamente femminista, ma dai risultati bizzarri e divertenti.
Protagoniste le componenti del gruppo Gorgeous Ladies of Wrestling, ovvero delle lottatrici di wrestling femminile. Le vicene ci raccontano, in un’ambientazione anni ’80, le loro frustrazioni e le loro ambizioni.
Inserendo le vicende in un mondo da sempre considerato maschilista, ovvero quello del wrestling, questa serie vuole ribaltare i canoni e raccontare il riscatto e la battaglia quotidiana di queste donne.
PRISON BREAK
Se dobbiamo parlare di classici, non può mancare questa serie creata da Paul Scheuring. Il protagonista è Michael Scofield, un uomo che si fa arrestare per aiutare il fratello a evadere dal carcere.
Ancora oggi, Prison Break è una delle serie di maggior successo del catalogo Netflix. È ricca di sorprese e colpi di scena, nonché girata con un ritmo incalzante, puntata dopo puntata.
Uno dei suoi principali pregi è la capacità di mescolare diversi generi cinematografici., ma senza perdere mai di vista l’attenzione sui personaggi.
FRIENDS
Di tutt’altro genere è questa sitcom diventata storia e leggenda. Si tratta, infatti, di un caposaldo della storia delle serie TV comiche, in cui i protagonisti sono un gruppo di amici che vive insieme a New York.
Friends è stato, per molti, un vero e proprio manifesto sull’amicizia, sull’amore, sul lavoro e, più in generale, sui rapporti umani. Per molti ragazzi è stata una vera scuola per affrontare la vita e per accettare i propri lati imperfetti e trasformarli in un valore aggiunto.
In dieci stagioni, i protagonisti di Friends sono cresciuti insieme a noi, trasformandosi e scoprendo nuovi lati di sé stessi nascosti o sconosciuti. Ogni episodio trasuda brillantezza e intelligenza e riporta sempre al sacro significato della parola “amicizia”.
Un concetto che Friends trasforma nella panacea a tutti i mali, soprattutto se coltivato dalle persone con devozione e sincerità.
MASTER OF NONE
Questa serie riprende, per molti aspetti, i temi caratteristici di Friends, raccontando cosa significa oggi essere trentenni a New York.
Il protagonista è Dev Shaah, ragazzo di origini indiane dal carattere gioviale e solare, in grado di prendere tutto col sorriso e non farsi mai condizionare dagli eventi.
Attraverso questa figura dalla simpatia e dall’ironia contagiosa, Aziz Ansari, ideatore dello show, riesce a darci un ritratto ironico, ma a tratti amaro, della società moderna.
Sarà difficile non simpatizzare con Dev e non fare il tifo per lui, soprattutto perché non perde mai la forza di inseguire i suoi sogni, insegnandoci anche cosa significa amare.
THE BIG BANG THEORY
In un catalogo ricco e vasto come quello di Netflix, non poteva mancare una delle sitcom più amate della storia della televisione.
In dodici stagioni, possiamo vivere le avventure di un gruppo di strambi scienziati, geniali quanto eccentrici. Da Sheldon a Leonard, da Raj e Howard, fino a Bernadette, Amy e Penny.
Con uno straordinario umorismo e con tanta arguzia, Bill Prady e Chuck Lorre sono riusciti a creare una delle serie TV più riuscite di sempre. Ciò perché attraverso la loro vita e le loro vicissitudini quotidiane, viene raccontata un’intera generazione.
BOJACK HORSEMAN
Questa serie TV dimostra come su Netflix venga dato risalto anche all’animazione più spinta e innovativa. Il protagonista è BoJack Horseman, un attore-cavallo ormai in declino. L’uomo, tuttavia, non vuole rinunciare al suo egocentrismo e alla sua popolarità e cerca l’attenzione di chiunque.
Si tratta di un prodotto che va oltre la semplice animazione e si propone come serie TV per adulti. Vengono, infatti, trattati temi delicati e contemporanei come la depressione, la sensazione di inadeguatezza e l’abuso di droga e alcool.
Il personaggio principale è la rappresentazione del tragico, a tratti diventa quasi un attore da tragedia greca. L’atmosfera è, spesso, cupa e pervasa da una triste sensazione di dramma e si ricorre spesso a una satira feroce contro l’industria hollywoodiana.
RICK & MORTY
Tra le serie TV animate presenti su Netflix, questa è una delle più folli e divertenti. Nata come parodia del celebre film Ritorno al futuro, è presto diventata una serie cult sia tra i più giovani che tra gli adulti.
I due protagonisti sono, appunto, Rick e Morty, il primo è uno scienziato, mentre il secondo è suo nipote. Attraverso un macchinario che gli permette di viaggiare tra universi paralleli, i due vengono coinvolti in avventure stravaganti e divertenti.
La serie è una delle più irriverenti degli ultimi anni, in cui l’anarchia e il politicamente scorretto sono i due cardini che le hanno permesso di diventare tanto popolare.
Inoltre, i due personaggi creati dalle menti geniali di Justin Roiland e Dan Harmon, rappresentano un vero e proprio modello di citazionismo televisivo.
LOVE, DEATH AND ROBOTS
La fantascienza è uno dei generi preferiti dall’animazione e questa serie sembra confermarlo con certezza.
Si tratta di un prodotto molto particolare, perché è composto da episodi slegati l’uno dall’altro e che trattano anche altri generi, tra cui l’horror e la commedia.
Ciascun episodio tratta un argomento molto attuale, come l’amore, la violenza, la morte e il sesso. Ciò che colpisce è che riesce a farlo sperimentando il concetto stesso di animazione e sfruttandone le infinite potenzialità.
Tra mostri, creature mutanti e robot, i protagonisti si muovono all’interno di un mondo in costante cambiamento. Qui, l’uomo viene letteralmente sezionato in tutti i suoi aspetti.
SOUTH PARK
Ancora più irriverente e rivoluzionaria questa serie animata lanciata nel 2000 da Trey Parker e Matt Stone. I protagonisti sono quattro ragazzi, Stan, Kyle, Cartman e Kenny che ci raccontano la loro pubertà.
Ciò che ha sancito il grande successo di South Park è la totale imprevedibilità di storie e personaggi. Esse, infatti, sono in grado di raccontarci con spietata crudeltà la società americana e le sue disfunzioni.
Ogni punto di riferimento, che sia politico, religioso o sessuale, è destinato a essere fatto a pezzi da questi quattro irrefrenabili ragazzi pronti a far saltare ogni certezza.
DAREDEVIL
Spazio anche ai supereroi, a cominciare da Daredevil, un personaggio anomalo se consideriamo l’universo della Marvel. Egli, infatti, è un uomo travolto dai dilemmi morali e da una visione molto realistica della vita, tanto da essere caratterizzato da una psicologia molto complessa.
Il protagonista è l’avvocato cieco Charlie Cox (Matt Murdock) che, di notte, veste i panni di questo giustiziere al servizio dei più deboli. Proprio questa sua caratteristica fisica, rende Daredevil un supereroe diverso dagli altri, molto più umano e sensibile ai fatti che gli accadono attorno.
JUPITER’S LEGACY
Rimanendo in tema supereroi, questa serie televisiva statunitense ideata da Steven S. DeKnigh, si basa sull’omonima graphic novel di Mark Millar e Frank Quitely.
Le vicende si svolgono durante gli anni ‘30 e il protagonista è Sheldon Sampson (Josh Duhamel), un uomo che crea un team di supereroi guidati da precisi ideali come la giustizia e la non violenza.
Dopo aver passato gran parte della loro vita a salvare il prossimo, il gruppo si trova nelle condizioni di dover tramandare il proprio ruolo ai figli. Tuttavia, il passaggio di consegne non sarà del tutto semplice.
Rispetto alle canoniche serie TV dove i protagonisti sono dei supereroi, stavolta si prova a imboccare una strada diversa. Vengono, infatti, messe in rapporto le gesta dei protagonisti col delicato momento socio-economico del periodo.
Tra crisi economiche e politiche, la serie cerca di dare una visione diversa del ruolo del supereroe. Egli, infatti, ha un volto molto più comune e umano, ma ci riesce parzialmente, tanto che la serie è stata cancellata dopo appena una stagione.
TITANS
Ispirazione fumettistica anche per questa serie TV, dedicata ai personaggi della DC Comics. Le vicende narrano le avventure dei cosiddetti Giovani Titani, impegnati in un’eterna lotta contro la criminalità.
La serie mantiene le caratteristiche del fumetto e punta sull’azione e sui muscoli dei protagonisti, sempre impegnati in combattimenti e imprese al limite del possibile.
Tuttavia, non viene trascurato l’elemento psicologico dei personaggi, le cui avventure passano dal crime al sovrannaturale con molta linearità, alzando l’asticella puntata dopo puntata.
LUPIN
Anche in questo caso si tratta di una serie TV ispirata al mondo dei fumetti e, nello specifico, dei manga giapponesi.
Stavolta, però, il protagonista non è il celebre ladro, ma Assane Diop. Si tratta di un giovane francese che, dopo aver perso il padre durante l’adolescenza, decide di fare luce sull’accusa che aveva portato l’uomo in carcere.
In questo caso, i romanzi di Leblanc sono soltanto un’ispirazione, per una serie TV che punta sull’action e l’intrattenimento puro. Tuttavia, riserva il giusto spazio alle vicende personali del protagonista.
BLACK MIRROR
Se amate la fantascienza, su Netflix avrete l’imbarazzo della scelta. Troverete, infatti, diverse serie TV originali e interessanti. Tra queste, c’è Black Mirror, ambientata in un futuro dove la tecnologia può essere, spesso, causa di disastri.
Non è la classica fantascienza di cyborg o alieni, ma un genere molto più realistico e contemporaneo. Qui, infatti, il male può essere raffigurato da un social network, da un software o da un talent show.
Si tratta, in definitiva, di una visione distopica della realtà moderna, in cui ogni episodio ha il valore di un vero e proprio film.
In poco tempo, Black Mirror è diventata una serie cult, proprio per questa sua capacità di trasformare situazioni e oggetti di uso quotidiano in veri incubi per ogni essere umano. Tuttavia, non scade mai nel banale.
Da questo punto di vista, potrebbe ricordare un’altra serie TV molto amata come Ai confini della realtà, ma in salsa molto più realistica e pragmatica.
STRANGER THINGS
In tema di fantascienza, non si può trascurare questa produzione Netflix, ancora oggi considerata uno dei più grandi successi del colosso americano.
È una serie omaggio agli anni ’80 e a quel cinema che ha cambiato la visione stessa di molti generi, come, appunto, la fantascienza o l’horror.
In un piccolo paesino, un gruppo di ragazzini scopre il segreto che si nasconde all’interno di una misteriosa base militare che si trova nei paraggi. Per loro, la vita cambierà completamente.
Stranger Things è nostalgia pura di un cinema che non esiste più, pieno di fascino e spensieratezza. La malinconia scorre lungo tutta la serie, dai colori scelti fino all’ambientazione e ai personaggi.
È uno splendido omaggio al cinema, in grado di risvegliare l’entusiasmo e le emozioni provate da molti di noi davanti a film come E.T. oppure I Goonies.
DARK
Anche la Germania ha la sua Stranger Things, arrivata su Netflix nel 2017 e accompagnata proprio dal sospetto di “plagio”.
Le vicende sono ambientate in un piccolo paesino tedesco, in cui la scomparsa di alcuni bambini fa venire a galla i terribili e insospettabili segreti che nascondono molti degli abitanti.
Nonostante l’inevitabile confronto con Stranger Things, Dark riesce a conquistarsi una propria identità e una propria personalità, grazie soprattutto alla suggestiva ambientazione.
Inoltre, grazie alla suddivisione in diversi piani temporali, costruisce una trama molto complessa e in grado di inquietare e conquistare anche lo spettatore più avvezzo al genere.
ALTERED CARBON
Rimanendo nella fantascienza, ma spostandoci verso il genere cyberpunk, questa serie TV interpretata da Joel Kinnaman ci porta nell’anno 2384. Qui, le anime delle persone, compresi di coscienza e personalità, sono state trasformate in software da poter installare in corpi nuovi.
Tuttavia, trattandosi di una tecnologia ad altissimo costo, è accessibile soltanto alla parte più ricca della popolazione. In un contesto così settario e divisorio, Takeshi Kovacs, un detective rimasto ibernato per 250 anni, viene ingaggiato da un facoltoso milionario che, dopo essere tornato in vita con un altro corpo, vuole scoprire chi è stato a ucciderlo.
La serie è tratta dall’omonimo romanzo del 2002 scritto da Richard K. Morgan e riesce a conciliare in maniera convincente la fantascienza con il thriller. Tuttavia, il suo pregio principale è la capacità di darci una visione davvero inquietante di una società ormai in mano ai più ricchi, i quali hanno a disposizione la formula per l’immortalità.
UMBRELLA ACADEMY
Tra fantascienza e supereroi, questa serie racconta le vicissitudini di sette bambini dai poteri straordinari che vengono adottati da un misterioso miliardario, intenzionato ad addestrarli nella Umbrella Academy.
La storia si snoda attraverso i rapporti, spesso difficili, tra i ragazzi che, quando all’orizzonte si profila una possibile apocalisse, dovranno prendere importanti decisioni.
La serie è tratta dall’omonimo fumetto di Gerard Way e Gabriel Ba e si caratterizza per la trama appassionante e i personaggi interessanti e intriganti, in grado di fare affezionare ogni tipo di spettatore.
Infine, menzione speciale anche per la colonna sonora che si adatta perfettamente sia alla storia che ai personaggi.
THE SOCIETY
Questa serie si muove tra fantascienza e horror e si ispira al celebre romanzo Il Signore delle mosche.
I protagonisti sono degli adolescenti che, tornati a casa dopo un viaggio, scoprono che i loro genitori sono scomparsi. Presto capiranno di essere rimasti intrappolati nella loro piccola cittadina del New England.
Come succedeva, appunto, in Il Signore delle mosche, il gruppo di adolescenti sarà costretto a organizzarsi in una microsocietà per sopravvivere. Da ciò scaturiranno contrasti e accordi che metteranno a nudo la personalità di ognuno di loro.
La serie creata da Christopher Keyser mette a nudo le difficoltà di una convivenza forzata, dovuta soprattutto all’età dei protagonisti, desiderosi di libertà e di anarchia, proprio come ogni adolescente.
SNOWPIERCER
Anche questa serie parla di fantascienza e, per la precisione, di un mondo post apocalittico in cui gli unici sopravvissuti si spostano tra terre fredde o deserte a bordo di un treno a moto perpetuo che gira attorno al globo.
La serie rappresenta il prequel dell’omonimo film del 2013, diretto da Bong John-ho ed è anch’essa ispirata alla graphic novel francese ideata da Jacques Lob e Jean-Marc Rochette.
La serie punta a denunciare il disagio sociale e la persistente divisione della popolazione in classi sociali, tanto che per ciascuna di essa, esiste uno specifico vagone del treno.
Tuttavia, il fragile equilibrio è destinato a durare poco, sotto la pressione di interi strati di popolazione bisognosa e desiderosa di libertà e parità sociale.
TRIBES OF EUROPA
Scenario post apocalittico anche per questa serie TV ambientata nel 2074. A causa di un misterioso blackout avvenuto cinquant’anni prima degli eventi narrati, l’Europa è stata devastata e le tribù sopravvissute continuano a battagliare tra di loro per la sopravvivenza.
In questo scenario di distruzione, tre fratelli si trovano, improvvisamente, al centro di un’ultima e disperata lotta per salvare il mondo.
Grazie soprattutto a un suggestivo utilizzo delle scenografie e al contrasto tra città e campagna, questa serie offre diversi spunti interessanti.
Tuttavia, non sempre gli eventi si svolgono in maniera brillante e soddisfacente per lo spettatore, il quale si trova troppe volte davanti a qualcosa di già visto.
STAR TREK: DISCOVERY
Se si parla di fantascienza, non può mancare questa ennesima serie TV ambientata nell’universo di Star Trek.
Le vicende si svolgono dieci anni prima rispetto alla serie originale e racconta le avventure della nave stellare USS Discovery, impegnata a cercare nuovi mondi.
Tra i protagonisti, l’attrice Sonequa Martin, nei panni dell’ufficiale di bordo Michael Burnham.
CURSED
Dalla fantascienza al fantasy, con una serie ispirata all’omonimo romanzo illustrato di Frank Miller e Tom Wheeler.
Si tratta di una reinterpretazione del mito di Re Artù, stavolta raccontato dal punto di vista di una giovane destinata a diventare la Dama del Lago.
Il compito della ragazza è di consegnare una potente spada a Mago Merlino, ma per farlo avrà bisogno dell’aiuto del giovane Arthur, con il quale affronterà avventure e pericoli di ogni specie.
La serie non è stata molto fortunata ed è stata cancellata dopo una sola stagione.
Tuttavia, ha dalla sua parte il tentativo di raccontare una storia già nota, arricchendola con argomenti e temi molti delicati e attuali. Tra questi, la distruzione dell’ambiente, il terrorismo e i controsensi delle guerre.
TENEBRE E OSSA
In tema di fantasy, devo segnalare questa serie TV americana tratta dai primi due romanzi della trilogia fantasy della scrittrice Leigh Bardugo.
La storia è ambientata in un mondo diviso a metà dalla cosiddetta Faglia d’Ombra, considerata un’enorme barriera di nebbia infestata da ogni genere di creatura mostruosa.
La protagonista è Alina Starkov, una giovane apprendista cartografa che scoprirà di possedere un potere straordinario e, quindi, verrà arruolata nell’esercito per combattere contro il nemico.
Si tratta di un fantasy per ragazzi che riprende, per alcuni versi, il mondo de Il trono di spade, ma aggiunge un’interessante storia di formazione, in grado di fare presa sugli adolescenti.
SWEETH TOOTH
Sulla stessa lunghezza d’onda è questa serie televisiva basata sull’omonimo fumetto di Jeff Lemire.
Il mondo è stato decimato da un misterioso virus chiamato l’Affliazione, la cui conseguenza principale è stata la nascita di bambini ibridi, metà animali e metà umani.
Tra di loro, c’è Gus, un bambino per metà cervo che vive nascosto in una riserva insieme al padre. Presto, però, il piccolo sarà costretti a scappare e per lui comincerà una straordinaria avventura che lo guiderà a scoprire un mondo completamente sconosciuto.
La storia è una riflessione sul concetto di diversità e sulla capacità del genere umano di accogliere e accettare altre culture. Inoltre, mira anche a valorizzare il concetto di amicizia e solidarietà che lo stesso Gus scoprirà nel momento più difficile.
HILL HOUSE
Più classicamente horror è questa serie scritta e diretta da Mike Flanagan e ambientata in una terrificante casa che nasconde i segreti di una famiglia che lì ha vissuto.
Anni più tardi, i componenti di questa stessa famiglia sono costretti a tornare nella grande villa e dovranno affrontare, una volta per tutti, gli incubi e gli spettri che li hanno perseguitati.
Nonostante lo spunto molto tradizionale, Hill House è una serie molto raffinata, in grado di rileggere un tema classico come quello della casa stregata e offrendo nuovi spunti e riflessioni.
Soprattutto l’atmosfera che si respira all’interno delle mura della grande casa è affascinante e ammaliante, ma l’obiettivo reale della serie è concentrare l’attenzione sul difficile e drammatico concetto di elaborazione del lutto.
THE HAUNTING OF BLY MANOR
Questa serie è tratta dal seguito letterario di Hill House, ovvero il romanzo The Turn of the Screw di Henry James.
La storia si svolge nell’Inghilterra degli anni ’80 e vede protagonista Henry Wingrave, un anziano che decide di assumere una giovane istitutrice americana per prendersi cura dei nipoti orfani che vivono con lui a Bly Manor. Tuttavia, il castello rivelerà presto gli oscuri segreti che nasconde da molti anni.
Anche questa serie, come la precedente, è stata creata da Mike Flanagan, il quale ci regala un’altra storia ad alta tensione, in cui i peggiori incubi sono quelli che si nascondono nella mente dei protagonisti.
LOCKE & KEY
Rimanendo in tema di case stregate, questa serie tratta dalla saga di fumetti firmati da Joe Hill, figlio di Stephen King, vede al centro delle vicende la famiglia Locke.
Dopo la morte del padre, gli altri componenti decidono di trasferirsi nella piccola cittadina di Matheson e vanno a vivere a Keyhouse, la grande e antica residenza di famiglia. Qui, presto, scopriranno la presenza di alcune chiavi dagli straordinari e pericolosi poteri magici.
La serie riesce a giostrare bene il mix tra horror e dark fantasy, ma ogni tanto tende a scadere in un’impostazione eccessivamente ottimista.
Tuttavia, rimane un’interessante rilettura del rapporto tra giovani e magia, in cui l’ambientazione ricopre un ruolo fondamentale nel mantenere la giusta suspense.
THE CROWN
Per chi ama gli intrighi di corte, questa serie britannica è l’ideale. Al centro delle vicende la Regina Elisabetta II, la cui vita viene raccontata dal matrimonio avvenuto nel 1947 fino ai giorni nostri.
In sei stagioni, possiamo assistere a un interessante ritratto della famiglia Windsor, descritti come persone attente ai bisogni e alle esigenze della loro gente.
Grazie a un sapiente mix tra aspetti privati e pubblici, la serie racconta con sguardo oggettivo ma attento ai dettagli, ogni retroscena legato alle figure storiche della monarchia inglese.
BRIDGERTON
In epoca georgiana è, invece, ambientata quest’altra serie TV britannica, la cui protagonista è Daphne, figlia maggiore appartenente alla potente famiglia dei Bridgerton.
Per la giovane è arrivato il momento di fare il debutto in società e cominciare a cercare un marito. Tuttavia, Daphne ha un concetto di amore molto diverso da quello della sua famiglia, per cui deve combattere contro l’atteggiamento esageratamente protettivo del fratello. Ma quando fa la sua comparsa l’affascinante Duca di Hastings, la vita della ragazza cambierà.
Tratta dall’omonima serie di romanzi scritti da Julia Quinn e prodotta da Shonda Rimes (Grey’s Anatomy e Scandal), questa serie rinverdisce il fascino delle storie rese celebri da Jane Austen.
SHERLOCK
Se amate Londra e le atmosfere britanniche, non potete perdervi questa seria dedicata al celebre investigatore privato di Baker Street.
Tuttavia, preparatevi a essere sorpresi, perché la figura di Holmes viene quasi completamente stravolta rispetto al ritratto classico a cui ci ha abituati il cinema, soprattutto quello in bianco e nero.
Qui il detective viene descritto in maniera molto moderna e presentato proprio con i difetti di un personaggio di oggi, ovvero vanitoso, arrogante e sfuggente, pur nella sua genialità unica.
A vestire i panni di Sherlock Holmes, un bravissimo Benedict Cumberbatch che dà un’interpretazione tutta sua del personaggio, soprattutto negli imperdibili duetti con il suo fidato assistente John Watson, interpretato da Martin Freeman.
GLI IRREGOLARI DI BAKER STREET
L’universo di Sherlock Holmes è protagonista anche di questa serie creata da Tom Bidwell e ispirata, molto vagamente, alle avventure del detective di Baker Street.
I protagonisti, stavolta, sono un gruppo di ragazzini orfani che, alle dipendenze del dottor Watson, risolvono piccoli misteri soprannaturali nella Londra vittoriana.
Avventura e mistero si mescolano in questa godibile serie per ragazzi, in cui i canoni vengono stravolti e dove perfino la figura di Holmes subisce una metamorfosi poco rassicurante.
THE ENGLISH GAME
Classicamente britannica anche questa serie dedicata allo sport più amato dagli inglesi, ovvero il calcio.
Si tratta di una miniserie che racconta le origini del football, partendo dal 1879, data secondo cui questo sport sarebbe stato inventato proprio in Inghilterra.
La narrazione prende il via da una piccola cittadina del Lancashire, Darwen, dove una squadra composta da operai (ma rinforzata, segretamente, da due professionisti scozzesi) diventa improvvisamente famosa perché riesce a raggiungere i quarti di finale della FA Cup.
Ciò che caratterizza questa serie è lo sguardo moderno, grazie al quale si spiega come uno sport, allora ancora in mano a pochi, divenne, giorno dopo giorno, la passione di tutti.
Il calcio è, in definitiva, una scusa o, meglio, l’assist perfetto per raccontare i profondi cambiamenti in atto in quel periodo in Inghilterra, a cui questo sport diede un importante contributo.
LOVE
Se siete amanti delle storie d’amore, questa serie vi catturerà fin dal primo episodio. I protagonisti sono un uomo e una donna, apparentemente molto diversi tra loro. Lui è impacciato e inetto, lei, invece, lunatica e perennemente insoddisfatta.
Tuttavia, l’imprevedibilità dell’amore farà scattare una scintilla e Tom e Mickey si ritroveranno a dover rimettere in gioco la propria vita, scoprendo nuove sfaccettature.
Si tratta di una commedia romantica schietta e sincera, in cui l’amore viene descritto come un qualcosa difficile da comprendere, ma che può riservare sorprese inattese.
Inoltre, i personaggi sono la rappresentazione della capacità di rimettersi in gioco proprio davanti a situazioni del tutto inaspettate, come quella che coinvolge i due protagonisti.
SUMMERTIME
Una storia d’amore è al centro delle vicende di questa serie ambientata in Italia, in cui Summer, una ragazza introversa che odia l’estate, decide di lavorare presso un hotel sulla costa adriatica italiana.
Qui il suo destino incrocerà quello di Ale, il figlio della proprietaria dell’albergo e amante delle moto. Nonostante siano due persone molto diverse, tra loro nascerà una travolgente storia d’amore.
Diretta da Lorenzo Sportiello e Francesco Lagi, è una serie che si ispira vagamente al romanzo di Federico Moccia Tre metri sopra il cielo.
È il racconto della classica storia d’amore estiva, in cui i protagonisti si lasciano trascinare, nonostante siano consapevoli che, una volta terminata la stagione, le loro strade sono destinate a separarsi.
BORIS
Tra le serie italiane, non potete certo farvi sfuggire questa, ormai diventata un autentico cult tra gli appassionati.
La serie vanta un cast di prim’ordine, in cui spiccano Francesco Pannofino, Caterina Guzzanti, Carolina Crescentini e Pietro Sermonti, ma è soprattutto un’esilarante quanto spietata narrazione di cosa avviene dietro le quinte di una fiction.
Partita in sordina, dopo breve tempo Boris è diventata un punto di riferimento per chi ama le serie televisive, soprattutto per il suo approccio irriverente ed eccessivo nei confronti di un tema (e di un mondo) molto interessante e che suscita curiosità.
SUBURRA
Altra serie tv cult italiana è Suburra, ispirata all’omonimo film del 2015 e basata sul libro scritto, a quattro mani, da Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini.
Al centro delle vicende, alcuni personaggi che fanno parte della vita malavitosa di Roma e, attraverso i quali, viene offerto un quadro crudo e spietato della vita politica e sociale della Capitale.
Nel cast, grandi nomi del calibro di Alessandro Borghi, Claudia Gerini, Giacomo Ferrara ed Eduardo Valdarnini.
SKAM ITALIA
Merita una menzione anche questa webserie tutta italiana, realizzata da Ludovico Bessegato. Il progetto fa parte del franchise dell’omonima serie televisiva norvegese del 2015 e racconta la vita di alcuni studenti di un liceo di Roma.
Tra storie d’amore, amicizie, delusioni e nuove esperienze, la serie tocca diversi temi molto delicati e contemporanei, come l’omosessualità, il revenge porn, la fede e la malattia mentale.
Per ogni stagione, si sceglie il punto di vista di uno dei quattro protagonisti, tre ragazze e un ragazzo.
ZERO
Su Netflix trovate anche questa serie italiana creata da Antonio Dikele Distefano, in cui viene riletta la figura del supereroe. Il protagonista è il giovane Omar, un ragazzo di origini sudafricane che, un giorno, scopre di possedere il dono dell’invisibilità.
Al contrario di quanto si possa pensare, non si tratta di una storia di supereroi, ma di un comune ragazzo che, invece, di fuggire dal quartiere di periferia che lo ha soffocato per tutta la vita, sceglie di restare e di difenderlo dalla criminalità.
GENERAZIONE 56K
Infine, l’ultima produzione italiana da segnalare è questa serie prodotta direttamente da Netflix con la collaborazione dei The Jackal.
La storia vede protagonisti due ragazzi, Daniel e Matilda, che si incontrano nuovamente dopo tanti anni sull’isola di Procida. L’incontro sarà l’occasione per fare un punto della situazione delle loro vite e di cosa gli è successo una volta finita la scuola.
Giocando su diversi piani temporali, questa serie assicura un effetto nostalgia, soprattutto per chi ha vissuto gli anni ’90, quelli della rivoluzione di internet e dell’inizio della globalizzazione.
Tra pezzi musicali iconici e frammenti di ricordi, Generazione 56K si trasforma in un autentico viaggio nel passato di ciascuno di noi.
MINDHUNTER
Chi ama i thriller e David Fincher, troverà in questa serie tratta dall’omonimo romanzo di John E. Douglas tutti gli ingredienti per appassionarsi.
Il regista di Fight Club dimostra, anche stavolta, di trovarsi a proprio agio quando c’è da raccontare deliri e storture della mente umana. Stavolta, il protagonista è un serial killer, la cui personalità viene studiata e approfondita per comprenderne perversioni, motivazioni e atteggiamenti.
Mindhunter è una serie ideale per chi non ha fretta e vuole godersi ogni dialogo e ogni dettaglio e ha voglia di approfondire la conoscenza di un personaggio, quello del serial killer, da sempre fonte di ispirazione per cinema, libri e televisione.
L’ALIENISTA
Altra serie TV thriller, ma con ambientazione da fine ‘800 è questa basata sul romanzo omonimo di Caleb Carr.
Al centro delle vicende, una serie di omicidi commessi nella New York del 1896 che coinvolge tre personaggi diversi: l’alienista, ovvero una sorta di psichiatra, Laszlo Kreizler, l’illustratore John Moore e la segretaria di polizia Sara Howard.
Il pregio principale di questa serie è che riesce a mantenere intatto il fascino e lo stile del racconto, basato soprattutto sull’introspezione psicologica dei protagonisti. Tuttavia, non mancano i momenti di azione e di mistero che rendono la storia molto intrigante e coinvolgente.
CALIFFATO
Questa serie televisiva svedese si pone nel genere thriller e crime, ma ha una decisa vena di denuncia sociale e politica.
Le vicende, infatti, ruotano attorno alla preparazione di un attacco terroristico da parte dell’ISIS e a cinque protagoniste femminili, il cui drammatico destino corre verso la stessa direzione.
Alternando thriller e azione, la serie punta diretta verso un obiettivo, ovvero parlare del reclutamento da parte di una delle organizzazioni terroristiche più conosciute e pericolose e di come questo avvenga, spesso, in maniera del tutto imprevedibile.
LE REGOLE DEL DELITTO PERFETTO
Tra le serie TV thriller nel catalogo Netflix, si deve citare per forza questa, divenuta ormai un classico.
Divisa in sei stagioni, la serie racconta la vita dell’avvocato Annalise Keating (Viola Davis), impegnata a indagare su un caso di omicidio che coinvolge un gruppo di brillanti e ambiziosi studenti di legge dell’Università in cui lei stessa insegna.
Grazie a un’impostazione che fa abbondante uso di diversi piani temporali, questa riesce a creare un mondo del tutto originale e intrigante, in cui pathos e suspense si respirano in ogni episodio.
Particolare attenzione viene, inoltre, data ai rapporti interpersonali che si creano tra i vari personaggi, ciascuno dei quali contribuisce a suo modo e con le proprie peculiarità.
SEX EDUCATION
Quando la Gran Bretagna decide di fare una serie TV seria, è difficile che non ci riesca e anche in questo caso ci troviamo di fronte a un prodotto di altissima qualità.
Il protagonista è Otis Milburn, un adolescente come tanti che, però, ha una madre scrittrice e terapista del sesso. Questo particolare lo ha reso un ragazzo molto sensibile e timido, ma sempre pronto a dare una mano agli amici, soprattutto quando l’argomento è proprio il sesso.
La serie, creata da Laurie Nunn, ritrae uno spaccato molto reale e contemporaneo del mondo adolescenziale e combatte tutti quegli stereotipi che, solitamente, vengono associati alle cosiddette teen comedy.
Sex Education, infatti, è molto inglese, ricca di quell’umorismo tagliente tipico del luogo, ma totalmente disinibita e, per questo, imprevedibile.
I rapporti di amore e di amicizia tra adolescenti vengono raccontati in modo schietto e diretto, senza fare mai ricorso alla retorica o ai luoghi comuni.
THE END OF THE F***ING WORLD
Anche questa serie TV tratta dall’omonimo fumetto di Charles Forsman è concentrata sul mondo adolescenziale.
I protagonisti sono due diciassettenni, James e Alyssa, i quali un giorno decidono di scappare da una vita che considerano asfissiante, per provare l’esperienza di un’avventura on the road.
In questa serie si parla molto di malessere giovanile, di voglia di ribellione e di ricerca di una propria dimensione. Per farlo, si punta su un racconto dal retrogusto amaro e, talvolta, anche molto cinico. Tuttavia, la forza dei protagonisti e la loro insaziabile voglia di libertà, avrà di certo effetto sugli spettatori, soprattutto se questi sono giovani.
LE TERRIFICANTI AVVENTURE DI SABRINA
Di genere diverso, ma sempre dedicata al mondo adolescenziale, è questa serie TV che, ogni tanto, si permette anche qualche incursione nell’horror.
La protagonista è Sabrina Spellman, una quindicenne metà umana e metà strega, impegnata nel trovare un equilibrio tra la sua vita quotidiana, fatta di amicizie e amore e quella soprannaturale.
Attraverso la lente d’ingrandimento sulle vicende di Sabrina, questa serie analizza e affronta le inquietudini caratteristiche dell’adolescenza. Tuttavia, si prova a farlo in maniera, per lo meno, originale, scegliendo spesso la strada del grottesco e dell’eccessivo.
TRINKETS
Anche in questa serie la protagonista è un’adolescente problematica, ovvero Elodie, una timida e disadattata ragazza appena arrivata in città dal New Messico.
Frequentando il nuovo liceo, Elodie fa amicizia con Moe e Tabitha, altre due studentesse con le quali scopre di condividere la cleptomania. Insieme, le tre decidono di frequentare un centro di recupero, nella speranza di risolvere il loro problema comune.
Come si evince dalla trama, si tratta di un teen drama abbastanza classico, basato su queste tre ragazze che, nonostante le diversità che le contraddistinguono, riescono a intraprendere insieme un cammino di amicizia e solidarietà.
DAWSON’S CREEK
In tema di adolescenti, non può mancare questa serie cult, una delle prime ad affrontare il tema della crescita e del passaggio all’età adulta.
Girata alla fine degli anni ’90, è, ancora oggi, il manifesto di una generazione, cresciuta in compagnia di Dawson, Joey, Pacey e gli altri amici di Capeside, alle prese con problemi scolastici, familiari, di cuore e di amicizia.
UNORTHODOX
Donne protagoniste anche in questa serie, in cui viene raccontata la storia della diciannovenne Esty, una ragazza che vuole ribellarsi alle tradizioni ultraortodosse impostele dalla famiglia. Dopo un anno di matrimonio combinato, la ragazza decide di fuggire a Berlino per rifarsi una vita.
La caratteristica principale di questa serie tratta dall’autobiografia di Deborah Feldman è la schiettezza del racconto, la denuncia senza mezzi termini delle costrizioni a cui sono sottoposte le donne in molte culture del mondo.
Nonostante sia composta da soltanto quattro episodi, Unorthodox riesce a trasmettere un messaggio chiaro e deciso, soprattutto attraverso la forza della protagonista.
CHIAMATEMI ANNA
Un altro celebre personaggio femminile è protagonista di questa serie ispirata al romanzo e al successivo cartone animato Anna dai capelli rossi.
Si tratta di un vero e proprio racconto di formazione che viene narrato attraverso la vita di questa ragazzina capace di guardare il mondo con occhi visionari e alla disperata ricerca di affetto.
Vengono trattati temi delicati e molto attuali come l’integrazione e l’accettazione, ma anche la dolorosa scoperta delle differenze tra sogni e realtà. È una serie ideale per quella fetta di pubblico femminile che è ancora alla ricerca della propria identità e del proprio ruolo nel mondo.
VIS A VIS – IL PREZZO DEL RISCATTO
Le donne sono protagoniste anche di questa serie televisiva spagnola, in cui la giovane e ingenua Macarena Ferreiro (Maggie Civantos), viene spinta dal proprio capo a compiere alcuni illeciti. La conseguenza è che la donna finisce in prigione, accusata di diversi reati fiscali.
La trama può riportare a Orange is the New Black, ma a differenza di quest’ultima che vira verso il dramma carcerario, questa serie si concentra più sull’aspetto thriller della storia.
Al centro delle vicende, infatti, ci sono i difficili rapporti interpersonali tra le detenute e i fatti, spesso crudi e violenti, che da essi scaturiscono.
THE DUCHESS
Al centro di questa serie TV c’è una donna forte e indipendente, interpretata dall’attrice comica Katherine Ryan.
La donna veste i panni di sé stessa e si racconta attraverso una sorta di reality show in cui vorrebbe avere un secondo figlio dal suo ex fidanzato. L’unico problema è che non nutre verso l’uomo sentimenti positivi.
Tra gag, moda e argomenti scottanti, tra cui quello dell’inseminazione artificiale, questa serie intrattiene e diverte, ma sempre con un occhio attento alle difficoltà a cui vanno incontro le madri single.
AWAY
Il premio Oscar Hilary Swank è la protagonista di questa serie americana che racconta la storia del comandante Emma Green, un’astronauta a capo della prima e pericolosissima missione spaziale su Marte.
Tuttavia, la durata della missione, circa tre anni, causa nella protagonista un momento di sbandamento. La donna, infatti, è combattuta tra partire e realizzare il suo sogno, oppure rimanere con il marito Matt e la figlia adolescente Alexis, bisognosa della sua presenza.
La serie si presenta come un drama fantascientifico, in cui non solo vengono celebrati gli straordinari successi del progresso umano, ma si affrontano i delicati temi dei rapporti familiari e dei sacrifici che ciascuno di noi affronta per trovare la propria strada.
Il dubbio che tormenta la protagonista diventa il simbolo di una storia commovente ed epica, in cui fare delle scelte difficili può diventare l’unico modo per arrivare alla felicità.
JIVA!
Una storia simile è al centro di questa serie tv ideata da Busisiwe Ntintili. La protagonista è la giovane e talentuosa ballerina Ntombi (Noxolo Dlamini), costretta a rinunciare ai suoi sogni per affrontare le responsabilità familiari.
La sua, però, è una rinuncia soltanto momentanea, perché quando si presenta l’occasione di partecipare a un’importante gara di ballo, la ragazza troverà le forze per andare oltre.
Ancora una volta, ci troviamo a che fare con una storia di riscatto e di forza di volontà, di rinunce e di battaglie, in cui i sogni della protagonista vengono messi a dura prova, spingendola a dare ancora di più e a superare ogni ostacolo.
GINNY & GEORGIA
Madre e figlia sono le protagoniste di questa serie TV che, per molti versi, può ricordare lo straordinario successo di Una mamma per amica.
Tuttavia, l’obiettivo dell’ideatrice Sarah Lampert sembra andare oltre e, al di là del rapporto tra una madre giovane e affascinante e la figlia adolescente, c’è da approfondire e scoprire cosa, ambedue, nascondono.
Soffermandosi molto sulla vita scolastica della ragazza, la serie tocca temi importanti e delicati come il bullismo, il razzismo e l’omosessualità, cercando di descriverli attraverso gli occhi di chi vive queste situazioni nella vita quotidiana.
LA REGINA DEGLI SCACCHI
Stavolta la protagonista è una bambina di otto anni rimasta orfana dopo un incidente stradale.
Il suo nome è Elizabeth Harmon e dopo essere cresciuta in un istituto cristiano dove è la normalità imbottire i piccoli ospiti di pillole che regolano l’umore, scopre la sua passione per il gioco degli scacchi.
A insegnarglielo è il custode dell’istituto, ancora inconsapevole di avere a che fare con un talento dal genio assoluto.
Creata da Scott Frank e Allan Scott, la serie racconta lo straordinario percorso della protagonista, attraverso diverse fasi della sua complicata vita: dall’infanzia infelice all’mprovviso successo, dall’abuso di alcol fino alla dipendenza dagli psicofarmaci.
L’ESTATE IN CUI IMPARAMMO A VOLARE
In questa nuova serie al femminile, le protagoniste sono Tully e Kate, due migliori amiche. La loro storia viene raccontata dal primo incontro fino agli anni più recenti, analizzando tutti i momenti in cui la loro amicizia è stata messa alla prova, ma ha resistito.
La serie è tratta dall’omonimo romanzo di Kristin Hannah e racconta una struggente storia di un’amicizia che riesce andare oltre ogni ostacolo, camminando spesso sul filo del rasoio, ma sempre solida e rassicurante.
PEAKY BLINDERS
Spazio anche per il poliziesco tra l’offerta di Netflix, con questa serie ideata da Steven Knight. Al centro delle vicende, la storia di una grande famiglia di gangster, in cui spicca la figura di Thomas Shelby, interpretato da Cillian Murphy.
Ambientata negli anni ‘20, subito dopo la fine della Grande Guerra, questa serie punta proprio sulla figura di questo gangster ambiguo e dal carattere in chiaroscuro. È un uomo sfuggente, ma possiede un tale carisma che ogni spettatore ne rimarrà stregato.
Peaky Blinders è un perfetto mix tra una classica gangster story e un dramma. Non è una delle serie di maggior successo di Netflix, ma ha raccolto pochi e tenaci seguaci e appassionati, attratti probabilmente dal forte senso di appartenenza che caratterizza la famiglia del protagonista.
HOLLYWOOD
Se amate le serie che raccontano l’universo che si nasconde dietro il mondo dorato di Hollywood, questa potrebbe fare al caso vostro.
Si tratta di una miniserie televisiva ideata dagli autori di Glee, ovvero Ryan Murphy e Ian Brennan ed è ambientata nella Hollywood del secondo dopoguerra, quando l’industria cinematografica americana stava di nuovo fiorendo.
Al centro delle vicende, un gruppo di giovani che prova a farsi strada all’interno del complicato ambiente cinematografico, tra aspiranti attori o registi. Davanti a loro troveranno molti ostacoli, ma soprattutto dovranno vedersela con un sistema basato troppo spesso su pregiudizi di tipo razzista o sessista.
TIGER KING: MURDER, MAYHEM AND MADNESS
Questa serie ha fatto discutere molto, perché è dedicata a una figura controversa come quella di Joe Exotic, l’allevatore e commerciante di grandi felini, proprietario del Greater Wynnewood Exotic Animal Park.
Alla base del suo impero economico, lo sfruttamento e la mercificazione degli animali, nonché un rapporto alquanto discutibile coi suoi dipendenti. La serie ha avuto una lunga gestazione, circa 5 anni e ha incontrato diversi problemi, proprio perché parla di un tema delicato come quello della difesa degli animali.
Attraverso i contrasti tra il protagonista e Carole Baskin, un’attivista per la difesa degli animali nonché proprietaria del Big Cat Rescue, si racconta la parabola di un personaggio spietato e singolare, finito presto nella bufera e incarcerato per diversi capi d’accusa.
FREUD
Di ben altro spessore il personaggio al centro di questa serie dedicata alla vita di Sigmund Freud, interpretato da Robert Finster.
Le vicende sono ambientate nella Vienna di fine ‘800 e narrano il percorso privato e professionale del giovane studioso che, in seguito all’incontro con una medium, si troverà coinvolto in avventure imprevedibili e sull’orlo del soprannaturale.
Questa seria ha il merito di dare un’interpretazione diversa della figura di Freud, trasformandolo in un investigatore dell’occulto, ma spesso pecca di eccessiva irrealtà e poca verosimiglianza.
SELF-MADE: LA VITA DI MADAM C.J. WALKER
Spunto biografico anche per questa miniserie che narra la vita di Sarah Breedlove, considerata la pioniera dei prodotti per la cura dei capelli afro.
Tratta dalla biografia Self-made: la vita di Madam C.J. Walker, racconta la battaglia di una donna che vuole imporsi in un’epoca, quella di inizio XX secolo, in cui la parità tra i sessi è ancora lontana.
C.J. Walker viene ritratta come una donna forte e decisa, in grado di scalare i gradini della società di quel tempo e diventando un’imprenditrice milionaria, facendo conto sempre e soltanto sulle sue forze.
LUCIFER
In tema di soprannaturale, non potete farvi sfuggire questa divertente e irriverente serie con protagonista proprio lui: il Diavolo.
Interpretato da Tom Ellis, il demonio decide di lasciare gli inferi e trasferirsi a Los Angeles. Qui apre un night club esclusivo, ma la sua vita cambia quando incontra la detective Chloe Decker (Lauren German) e comincia ad aiutarla nel suo lavoro.
Guardando Lucifer sarà difficile annoiarsi, sia per le trame sempre avvincenti e intriganti, sia, soprattutto, per l’ironia che sta spesso alla base dei comportamenti dei protagonisti e le situazioni grottesche in cui vengono a trovarsi.
THE LAST DANCE
Per gli amanti dello sport e, in particolare, del basket americano, questa docu-serie rappresenta il meglio presente nel catalogo Netflix.
Creata da Michael Tollin, si basa sulle immagini riprese da una troupe cinematografica della NBA Entertainment, durante l’ultima stagione giocata da Michael Jordan con i Chicago Bulls, tra il 1997 e il 1998.
I fans di Jordan troveranno il racconto incalzante e avvincente, con quel tocco di commozione per la conclusione di una carriera storica e ormai passata agli annali.
Grazie alle immagini catturate in presa diretta, potrete rivivere l’intera stagione, partita dopo partita, punto dopo punto.
RATCHED
Se avete amato il film cult Qualcuno volò sul nido del cuculo, non potete perdervi questa serie che racconta uno dei “protagonisti”.
La protagonista è, infatti, dell’infermiera Mildred, la cui vita viene raccontata dal suo arrivo in California, nel 1947, fino all’inizio del lavoro all’interno dell’ospedale psichiatrico.
COBRA KAI
Anche questa serie prende spunto dal cinema, perché è lo spin-off/sequel della celebre saga Karate Kid.
Ideata da Jon Hurwitz e Hayden Schlossberg, la serie è ambientata 34 anni dopo le storia del primo film e vede protagonisti Johnny Lawrence (William Zabka) e Daniel LaRusso (Ralph Macchio) che tornano a essere avversari quando il primo riapre il dojo di karate Cobra Kai.
Seppur a distanza di tanti anni, la serie rilancia il successo della saga, grazie, essenzialmente, a due personaggi entrati, ormai, nell’immaginario collettivo.
I due, infatti, sono capaci di dare vita a un confronto/scontro appassionante e mai banale, in un estremo atto d’amore verso un cinema che non esiste più.
SQUID GAME
Questa guida alle migliori serie TV da vedere su Netflix non si poteva chiudere se non con il tormentone del momento.
Si tratta di un dramma della sopravvivenza che arriva direttamente dalla Corea, in cui lo spettatore segue le vicissitudini di un gruppo di persone che, a causa del loro pessimo stato economico, vengono reclutate per partecipare a un gioco all’ultimo sangue.
Tra questi, seguiamo la storia di Gi-hun, un uomo divorziato e sommerso dai debiti, che prova a mettere le mani sul ricco premio in denaro riservato al fortunato vincitore.
Episodio dopo episodio, la serie aumenta il tasso di suspense e i protagonisti sono coinvolti in giochi sempre più pericolosi. Sullo sfondo, una feroce critica alla società moderna, alla ricerca sempre più ossessiva dell’intrattenimento e contaminata dalle diseguaglianze.