Questa classifica dei migliori 40 film romantici da vedere in compagnia ha l’obiettivo di evidenziare come il cinema abbia sempre mostrato grande interesse per l’amore e come sia riuscito a rappresentarlo in tutte le sue sfumature.
Raccontare storie di uomini e donne è stato un punto di riferimento per chi ha fatto e fa ancora oggi cinema, così come andare a fondo nei loro sentimenti e nelle loro emozioni.
Il genere romantico/sentimentale è stato uno dei primi a riuscire a mettere a nudo e ad analizzare ogni stato d’animo delle persone, inserendole in contesti reali ed emozionanti.
L’amore, in particolare, è ancora oggi uno degli argomenti più trattati e raccontati dal cinema romantico/sentimentale. Un amore libero, senza confini e senza pregiudizi, da vivere fino in fondo e intensamente.
Con questo articolo, provo a stilare una classifica dei migliori 40 film romantici da vedere insieme al proprio lui o alla propria lei, così da dare un’occhiata a cosa si nasconde dietro questo sentimento fondamentale per la vita di tutti noi.
Troverete film da rivedere e riscoprire, ma anche inattese e sconosciute sorprese che vi siete persi al cinema. L’importante è che, in ciascuno di essi, sia presente l’amore in tutte le sue sfaccettature.
A STAR IS BORN (2018)
Questo film vede, per la prima volta, Bradley Cooper nel ruolo di regista ed è interpretato dallo stesso attore al fianco della star Lady Gaga.
La storia racconta le vicissitudini di Jackson “Jack” Maine (Bradley Cooper), un celebre cantante in lotta con la dipendenza da alcol e droga, il cui unico sostegno è rappresentato dal fratello maggiore Bobby, anche suo manager.
Una sera, Jack assiste, in un locale, all’esibizione di Ally (Lady Gaga), una cameriera che coltiva il sogno di diventare cantante. Attratto e affascinato dal suo talento, l’uomo decide di parlare con lei, così da avere un’altra persona a cui raccontare le proprie delusioni e frustrazioni.
Tuttavia, l’incontro tra i due si rivelerà molto più importante e segnerà il destino di entrambi, sia per quanto riguarda la vita professionale che privata.
Il film è un “remake” dell’omonimo classico del 1937 e che conta altre due rivisitazioni (nel 1954 e nel 1976). Punta sul fascino e sul carisma dei due interpreti, la cui straordinaria alchimia pare si continuata anche oltre il grande schermo.
Il loro percorso di redenzione, raccontato attraverso due vite molto diverse tra loro ma che nascondono diversi punti in comune, è il simbolo del potere curativo dell’amore e della sua capacità di trasformare le persone, rendendole migliori.
Ai botteghini, A Star is Born ha registrato un grandissimo successo, incassando quasi 450 milioni di dollari. Inoltre, ha ricevuto ben otto candidature agli Oscar, vincendo il premio per la migliore canzone.
ALLIED – UN’OMBRA NASCOSTA (2016)
Vivere un amore travolgente in un’epoca storica drammatica è stato uno dei temi più trattati dal cinema romantico. Da questo spunto trae ispirazione il regista Robert Zemeckis, conosciuto e amato per la trilogia di Ritorno al futuro.
Le vicende sono ambientate nel 1942, in piena Seconda Guerra Mondiale e vedono protagonisti il comandante di aviazione franco-canadese Max Vatan (Brad Pitt) e l’agente francese Marianne Beausejour (Marion Cotillard).
I due ricevono l’incarico di assassinare un ambasciatore tedesco a Casablanca, durante un evento mondano, pertanto si fingono una coppia e partono per il Marocco. Tuttavia, quella che doveva essere soltanto una missione si trasforma in una travolgente storia d’amore che spinge i due a sposarsi e a trasferirsi a Londra.
Qualche tempo dopo, mentre la Germania nazista minaccia la Gran Bretagna, Max riceve un nuovo incarico, ovvero dimostrare che la sua stessa moglie sia una spia tedesca. Sorpreso e incredulo per l’improvviso sospetto, per l’uomo si apre un vero dramma personale, dilaniato dal senso del dovere e dall’amore che nutre per la donna.
Il film è chiaramente ispirato ai classici di spionaggio molto popolari tra gli anni ’40 e ’50 e per certi versi potrebbe ricordare un capolavoro quale Casablanca per la sua potenza narrativa e drammatica.
Tuttavia, l’obiettivo di Zemeckis non è di raccontare il classico dramma hollywoodiano, ma di soffermarsi sull’aspetto romantico della vicenda. Nessuno, infatti, potrebbe mai pensare che dietro un amore così travolgente e passionale, si possa nascondere una menzogna.
ADALINE – L’ETERNA GIOVINEZZA (2015)
Il cinema riesce spesso a conciliare generi apparentemente contrastanti tra loro e il risultato può essere, a volte, davvero sorprendente.
È il caso di questo film scritto da J. Mills Goodloe e Salvador Paskowitz e diretto da Lee Toland Krieger. Viene raccontata la surreale quanto drammatica storia di una donna che dopo aver subito un incidente, smette di invecchiare.
Il suo nome è Adaline Bowman (Blake Lively) e fino ai 29 anni ha condotto una vita normale nell’America degli anni ’30. Quando l’incidente le scolvolge l’esistenza, donandole il segreto dell’eterna giovinezza, la donna è costretta a vivere una vita fissata in una sorta di fermo immagine, mentre attorno a lei tutte le persone a cui vuole bene invecchiano e muoiono.
Tuttavia, quando il suo destino incrocia quello di Ellis Jones (Michiel Hiusman), un uomo gentile e affascinante, la sua vita sembra voler imboccare una nuova strada e la sua certezza di voler vivere per sempre comincia a vacillare.
Il film mescola in maniera intelligente e intrigante l’elemento fantastico con quello di una magica storia d’amore d’altri tempi. Punta, infatti, su toni favolistici e situazioni spesso surreali, per evidenziare proprio la natura magica dell’amore che può bussare alla nostra porta sotto qualsiasi aspetto.
AMORE & ALTRI RIMEDI (2010)
Raccontare l’amore al cinema, a volte, significa anche affrontare temi drammatici e attuali come quello della malattia.
In questo film diretto da Edward Zwick, si racconta la storia di Jamie Randall (Jake Gyllenhaal), un uomo di successo e impenitente seduttore che vede cambiare la propria vita dopo aver incontrato la bella Maggie (Anne Hathaway), un’artista affetta dal morbo di Parkinson in fase iniziale.
Tra i due scatta subito qualcosa e, nonostante l’iniziale e apparente disinteresse nell’iniziare una storia seria, verranno travolti dalla loro stessa passione.
Il film è una riflessione sul ruolo dell’amore nella vita di ciascuno di noi e di come esso abbia la forza di spingerci oltre noi stessi e le nostre abitudini.
Amore & altri rimedi è considerato un vero cult tra gli amanti del cinema romantico e ha fruttato, a entrambi i protagonisti, la candidatura ai Golden Globe.
AMICI, AMANTI E… (2011)
I protagonisti di questa commedia sentimentale sono Emma Kurtzman (Natalie Portman) e Adam Franklin (Ashton Kutcher), entrambi appena usciti da una storia sofferta.
Lei è un medico, mentre lui un assistente televisivo in un network. Dopo aver trascorso una notte bollente insieme, decidono di diventare cosiddetti “amici di letto”.
Tuttavia, l’attrazione che provano l’uno per l’altra va molto al di là del semplice sesso, così presto si troveranno a dover affrontare i loro stessi sentimenti.
Il film è diretto da Ivan Reitman su sceneggiatura di Elizabeth Meriwether. Riesce a coniugare in maniera semplice ma molto divertente l’aspetto comico con quello romantico.
Grazie alle storie dei due protagonisti e al modo in cui, entrambi, affrontano questo nuovo amore, tra la paura di altre delusioni e l’incertezza del futuro, si riesce a riflettere sui confini, molto spesso labili, tra amicizia e amore.
CAROL (2015)
L’amore, a volte, può anche essere l’unica via d’uscita da una vita che non si è scelta o di cui non si è soddisfatti.
Questo film, ambientato nella New York dei primi anni ’50, racconta l’incontro tra Therese Belivet (Rooney Mara) e Carol Aird (Cate Blanchett). La prima è una ragazza introversa che sogna di diventare una fotografa, ma imprigionata in un fidanzamento opprimente. La seconda, invece, una donna che vorrebbe divorziare dal marito e riconquistare la libertà perduta. Tra le due nasce, dunque, un’amicizia consolatoria che presto, però, comincia a trasformarsi in qualcosa di molto più forte e potente.
Qui l’amore viene presentato come un fattore inaspettato in grado di stravolgere qualsiasi vita, anche quella più comune. Nonostante avessero scelto vie piuttosto diverse tra loro, le due protagoniste si trovano a dover fare i conti con i propri sentimenti e le proprie pulsioni. In essi, troveranno il coraggio di affrontare i pregiudizi di una società bigotta e ipocrita.
Il film, molto apprezzato sia dal pubblico sia dalla critica, ha ricevuto ben sei candidature agli Oscar e cinque ai Golden Globe. Tra queste, quelle a Cate Blanchett e Rooney Mara per la migliore attrice protagonista e per la migliore attrice non protagonista.
(500) GIORNI INSIEME (2009)
I protagonisti di questo film sono Tom Hansen (Joseph Gordon-Levitt) e Sole Summer Finn (Zooey Deschanel), due ragazzi molto diversi tra loro, ma che si innamorano sul luogo di lavoro.
Lui è un architetto che, però, lavora in una società che produce biglietti d’auguri, mentre lei è la nuova assistente del capo. Non appena Tom incontra la ragazza, la sua vita viene stravolta. Tuttavia, presto il loro rapporto diventerà difficile a causa proprio della grande differenza caratteriale che, giorno dopo giorno, li allontanerà.
La caratteristica principale di questa pellicola diretta da Marc Webb è la scelta del punto di vista, ovvero quello di Tom. Attraverso le sue azioni e le sue riflessioni, vengono raccontati i 500 giorni che il ragazzo trascorre con Sole. Ciascuno dei quali è caratterizzato da un tassello indispensabile per dare un ritratto chiaro della complicata storia d’amore.
Il film ha ricevuto due candidature ai Golden Globe, per il miglior film commedia o musicale e per il miglior attore in un film commedia o musicale.
CHIAMAMI COL TUO NOME (2018)
Amore, spesso, significa sfidare i pregiudizi e i sospetti da parte di chi ci circonda. Su questo si concentra Luca Guadagnino per girare un film delicato e sentimentale.
I protagonisti sono due ragazzi, Elio Perlman (Timothée Chalamet) e Oliver (Armie Hammer). Durante l’estate del 1983 scoprono una parte di sé stessi fino ad allora sconosciuta e sopita sotto strati di ipocrisia.
Elio è un diciassettenne che ama la musica e l’arte, molto introverso e si appresta a trascorrere l’estate insieme al padre, rinomato professore, tra libri e passeggiate in campagna. Oliver, invece, è un americano prossimo alla laurea, molto socievole e senza troppe inibizioni.
Tra i due nasce un sentimento di reciproca fascinazione, a cui né Elio né Oliver si sottraggono. Tuttavia, entrambi sono consapevoli che tutto è destinato a consumarsi nel breve volgersi di un’estate.
Il film è scritto da James Ivory e tratto dal romanzo omonimo di André Aciman. Si tratta di un delicato racconto sulla scoperta dell’amore e su come esso, spesso, può travolgerti improvvisamente e spingerti a viverlo con tutta l’intensità di cui sei capace.
Chiamami col tuo nome ha ricevuto ben quattro candidature agli Oscar e ha trionfato nella categoria migliore sceneggiatura non originale.
COLD WAR (2018)
Gli amori tormentati hanno sempre affascinato il mondo del cinema. Sul grande schermo sono state raccontate storie di ampio respiro, lunghe diversi anni, ma sempre accomunate dal bisogno di amare un’altra persona.
È il caso di questo film diretto da Pawel Pawlikowski e da lui stesso scritto insieme a Janusz Glowacki e Piotr Borkowski. I protagonisti sono il musicista Wiktor (Tomasz Kot) e la giovane cantante Zula (Joanna Kulig). In piena Guerra Fredda, i due si recano a Berlino Est per un’esibizione e, approfittando dell’occasione, Wiktor fugge dall’altra parte del muro, ma Zula non lo segue.
Da qui comincerà, per tutti e due, una tormentata e lunga ricerca che li porterà in giro per l’Europa, tra la Parigi degli anni ’50 e la loro terra d’origine, ovvero la Polonia. Nonostante le loro vite abbiano preso direzioni differenti, tra i due continua, infatti, a esserci un’attrazione irresistibile che li riporta a ritrovarsi, anche nel nome della loro straordinaria passione per la musica.
Si tratta di una storia d’amore drammatica e tormentata, attraverso la quale viene raccontato anche uno dei periodi più difficili della recente storia dell’Europa. L’amore tra i due protagonisti è caratterizzato dalla lontananza, ma nessuno dei due riuscirà mai a buttarsi alle spalle il proprio passato.
Il film ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui tre candidature agli Oscar per il miglior regista, la miglior fotografia e miglior film in lingua straniera.
CRAZY, STUPID, LOVE (2011)
Si tratta di una piacevole e divertente commedia sentimentale, in cui il protagonista è Cal Weaver (Steve Carell), un uomo sposato e con tre figli. La sua sembra una vita perfetta, fin quando la moglie Emily (Julianne Moore) non gli confessa di averlo tradito e chiede il divorzio.
Per l’uomo, dunque, comincia un periodo di depressione e sofferenza che lo porta a frequentare dubbi locali notturni, mentre attorno a lui tutto sembra andare a rotoli. In una di queste serate per dimenticare, il suo destino incrocerà quello di Jacob (Ryan Gosling), un affascinante ragazzo che convince Cal a sperimentare nuove esperienze.
Crazy, Stupid, Love è diretto da John Fuqua su sceneggiatura di Dan Fogelman. Si presenta come una simpatica e grottesca commedia, in cui gli incroci amorosi sconvolgono le vite dei protagonisti.
Per la sua straordinaria interpretazione, Ryan Gosling ha ricevuta la candidatura come miglior attore ai Golden Globe.
COLPA DELLE STELLE (2014)
Diretto da Josh Boone e scritto da Scott Neustader e Michael H. Weber, questo film è tratto dall’omonimo romanzo di John Green uscito nel 2012.
La storia vede protagonisti Hazel Grace Lancaster (Shailene Woodley), una ragazza malata di cancro e Augustus “Gus” Waters (Ansel Elgort), un ex giocatore di basket a cui è stata amputata una gamba a causa di un osteosarcoma.
Tra i due, conosciutisi durante un incontro di un gruppo di supporto per malati di cancro, nasce subito l’amore e il ragazzo proverà a realizzare il sogno di Hazel, ovvero incontrare il suo scrittore preferito Peter Van Houten (Willem Dafoe).
Quando i due riceveranno l’invito da parte di Van Houten a un incontro ad Amsterdam, per entrambi comincerà un viaggio durante il quale scopriranno che il legame che li unisce è molto più forte delle loro malattie.
Si tratta di una storia toccante e drammatica, in cui la potenza curativa e palliativa dell’amore viene celebrata ed esaltata.
DISOBEDIENCE (2017)
Un amore difficile e tormentato è al centro di questo film ambientato all’interno della comunità ortodossa di Londra.
Le protagoniste sono due donne, Ronit, emancipata e anticonformista tanto da aver abbandonato la comunità ed Esti, più giovane e più ligia a rispettare la tradizione.
Quando, dopo diversi anni, Ronit torna a Londra per partecipare al funerale del padre e ritrova Esti sposata, non riesce a fare a meno di provare per lei quel sentimento forte e potente da cui era stata travolta.
Si tratta di un melodramma d’amore, in cui il sentimento che le due donne provano l’una per l’altra è sempre stato costretto a essere represso da una società estremamente conservatrice come quella di cui fanno parte. Tuttavia, quando i loro destini si incroceranno di nuovo, la passione le travolgerà inevitabilmente.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Naomi Alderman ed è magistralmente interpretato da Rachel Weisz nei panni di Ronit e di Rachel McAdams in quelli di Esti.
I SEGRETI DI BROKEBACK MOUNTAIN (2005)
Sulla stessa falsariga si muove questo film dove, stavolta, protagonisti sono due uomini, Jack Twist (Jake Gyllenhaal) ed Ennis del Mar (Heath Ledger).
La storia è ambientata nel Wyoming degli anni ’60, all’interno di un ranch dove i due ragazzi vengono ingaggiati per condurre un gregge di pecore fino a Brokeback Mountain.
Jack ed Ennis sono molto diversi tra loro, perché il primo è un dinamico e impaziente cowboy da rodeo, mentre Ennis è un ragazzo silenzioso e introverso, ma dall’animo molto sensibile. Tra i due nasce un sentimento forte, ma che è destinato a durare giusto il tempo dell’ingaggio.
Una volta separati, Ennis si sposerà con la fidanzata Laureen (Anne Hathaway), mentre Jack sceglierà Alma (Michelle Williams). Tuttavia, il destino, ma soprattutto l’amore, ha altre sorprese in serbo per tutti e due.
Diretto da Ang Lee su sceneggiatura di Larry McMurtry e Diana Ossana, è un dolce e delicato racconto sulla difficoltà di accettare la propria omosessualità, ma soprattutto su quanto questa possa essere un ostacolo sociale e culturale.
Il film ha vinto il Leone d’oro alla Mostra di Venezia del 2005 e ha ottenuto tre premi Oscar (miglior regia, miglior sceneggiatura adattata e miglior colonna sonora) su otto candidature e quattro Golden Globes.
ESPIAZIONE (2007)
Questo film è ambientato nel 1935, tra le campagne inglesi dove, durante l’estate, la tredicenne Briony Tallis (Saoirse Ronan) scopre la relazione segreta che sua sorella Cecilia (Keira Knightley) intrattiene con Robbie (James McAvoy), il figlio di una domestica.
Equivocando quanto visto, la ragazza crede che Cecilia sia stata vittima di violenza da parte del ragazzo. Pochi giorni dopo, Briony assiste anche allo stupro della cugina Lola (Juno Temple), nel frattempo arrivata nella stessa casa insieme ai fratelli gemelli. Essendo convinta che il responsabile sia sempre Robbie, si decide a denunciarlo alla polizia.
Il ragazzo viene così condannato e dopo aver scontato quattro anni, gli viene concessa la possibilità di arruolarsi nell’esercito francese così da scontare il resto della pena. Nello stesso periodo, anche Briony parte per il fronte come infermiera e scopre la reale identità di colui che ha violentato Lola. Si tratta dell’uomo che, nel frattempo, quest’ultima ha sposato. Sconvolta dalla verità e pentita per gli errori commessi, Briony prova a espiare le sue colpe.
Il film è diretto da Joe Wright e scritto da Christopher Hampton che, a sua volta, ha tratto ispirazione dal romanzo omonimo di Ian McEwan. Si tratta di un melodramma romantico, la cui storia d’amore travagliata e sofferta tra Cecilia e Robbie serve anche per raccontare un periodo storico molto significativo e affrontare tematiche delicate e attuali come gli abusi.
Espiazione ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali e ha vinto un Premio Oscar per la migliore colonna sonora, sulle sette nomination ricevute. Inoltre, si è aggiudicato anche due Golden Globes, per il miglior film e la migliore colonna sonora.
IL CURIOSO CASO DI BENJAMIN BUTTON (2008)
L’amore è al centro anche di questo film diretto da David Fincher e interpretato da Brad Pitt e Cate Blanchett.
Le vicende partono dalla New Orleans del 1918, quando la signora Button riesce a dare alla luce, prima di morire, un bambino affetto da una rarissima sindrome. Il piccolo, infatti, nasce con le sembianze di un vecchietto, così da spingere il padre ad affidarlo a una casa si cura.
Benjamin è un bambino assolutamente unico e speciale, perché al contrario dei suoi coetanei che, anno dopo anno, invecchiano, lui ringiovanisce. Ciò che, quindi, l’uomo aveva perso da bambino, lo riacquista da vecchio. Tra essi, anche l’amore di Daisy, con la quale dividerà gran parte della sua strana vita.
Il film è tratto dal racconto omonimo di Francis Scott Fitzgerald. Unisce, in maniera impeccabile e commovente, elementi del fantastico con quelli del dramma. Ne scaturisce una storia appassionante e unica nel suo genere, in grado di ottenere tredici candidature agli Oscar, di cui tre portati a casa.
IL FILO NASCOSTO (2017)
Paul Thomas Anderson dietro la macchina da presa e Daniel Day-Lewis nei panni del protagonista ci regalano questo film ambientati nella Londra dei primi anni ’50.
L’attore veste i panni di Reynolds Woodcock, proprietario insieme alla sorella Cyril di uno dei più importanti e rinomati atelier di moda della città. Tutti fanno la fila per farsi vestire da Woodcock, dai componenti della Casa Reale fino all’alta aristocrazia cittadina. L’uomo è un tipo molto particolare, altezzoso ed elegante, che ama le donne, ma non i legami duraturi. Tuttavia, quando incontra la timida cameriera Alma (Vicky Krieps), ne viene rapito al primo sguardo. Tra i due comincia una storia complicata che spingerà la ragazza oltre ogni sua aspettativa.
Il filo nascosto è un film che omaggia sia il mondo del cinema sia quello della bellezza, in tutte le sue declinazioni, da quella delle donne fino alla raffinatezza dei vestiti. Inoltre, il regista pare voler analizzare e approfondire il rapporto tra l’essere umano e l’amore stesso, ricercato a volte in modo ossessivo e vissuto come uno strumento per arrivare alla perfezione.
Tramite i due straordinari personaggi protagonisti, dipinti come un maestro e la sua musa, si pone l’attenzione sulla capacità dell’amore di unire anche due anime così diverse e così lontane l’una dall’altra.
Sei candidature agli Oscar e vittoria nella categoria miglior costumi.
IL DIARIO DI BRIDGET JONES (2001)
Il cinema ci ha insegnato che l’amore può essere raccontato anche in maniera scanzonata, come nel caso di questo autentico cult uscito nei cinema nel 2001.
La protagonista è Bridget Jones (Renée Zellweger), un’impacciata trentenne single, sempre in lotta con il proprio aspetto fisico. Segretamente innamorata del suo capo Daniel (Hugh Grant), la ragazza racconta le sue pene d’amore agli amici Jude, Shazzer e Tom, i quali cercano di aiutarla a superare tutte le sue insicurezze. Durante la cena di Capodanno, Bridget conosce l’affascinante avvocato Mark Darcy (Colin Firth), grazie al quale capisce, finalmente, di aver bisogno di trovare un modo per migliorarsi. Tornata a casa, comincia a tenere un diario dove appunta ogni pensiero e ogni buon proposito. Da quel giorno, la sua vita cambierà completamente.
Ancora oggi, Il diario di Bridget Jones è considerato un cult tra le commedie sentimentali, tanto da essere diventato un vero fenomeno di costume e da aver dato vita a due sequel.
Tratto dal romanzo omonimo di Helen Fielding, il film è diretto da Sharon Maguire e ha ricevuto una nomination agli Oscar per l’attrice protagonista e due ai Golden Globe.
IL LATO POSITIVO – SILVER LININGS PLAYBOOK (2012)
L’amore, spesso, può essere una vera ancora di salvezza, come nel caso di Patrick “Pat” Solitano (Bradley Cooper), un uomo che dopo aver scoperto il tradimento della moglie, comincia a soffrire di disturbo bipolare. Dopo aver trascorso un periodo in un istituto psichiatrico, l’uomo torna a casa dei genitori intenzionato a riprendersi la propria vita e a ricominciare daccapo. Ad aiutarlo, l’incontro con Tiffany (Jennifer Lawrence), una giovane vedova che, dopo aver vissuto in modo sregolato, vuole risollevarsi e trovare una nuova normalità.
Il film è una divertente quanto commovente commedia romantica diretta da David O. Russell, in cui l’amore serve anche per affrontare temi scottanti come, appunto, quello dei disturbi psichici.
La pellicola ha ottenuto ben otto candidature al Premio Oscar e quattro ai Golden Globe e, in entrambi casi, a trionfare è stata la straordinaria Jennifer Lawrence.
IL VELO DIPINTO (2006)
Tratto dal romanzo omonimo di William Somerset Maughan e diretto da John Curran questo film è ambientato negli anni ‘20 del secolo scorso. Al centro delle vicende, il medico Walter Fane (Edward Norton) e la moglie Kitty Garstin Fane (Naomi Watts), alle prese con un matrimonio in crisi a causa degli impegni di lavoro dell’uomo, sempre più gravosi.
Quando i due arrivano a Shangai per una nuova missione, la donna rimane da sola e, alla fine, è spinta a intrecciare una relazione con il vice console Charles Townsend (Liev Schreiber). Il tradimento sarà presto scoperto dal marito che costringerà la moglie, pena la richiesta di divorzio per adulterio, a seguirlo in uno sperduto villaggio dove si è scatenata una terribile epidemia. Qui, lontani dalla civiltà e potendo contare soltanto l’uno sull’altra, i due riusciranno a ricostruire il loro rapporto.
Il film tratta il tema dell’amore e della sua straordinaria capacità di rinascere anche in momenti e luoghi inaspettati. Inoltre, tocca tematiche importanti e delicate come le crisi di coppia o il peso del lavoro sui rapporti familiari.
IO PRIMA DI TE (2016)
La protagonista di questo film è Louisa “Lou” Clark (Emilia Clarke), una ragazza che, dopo essere stata licenziata, accetta, seppur tra mille incertezze, un nuovo lavoro. Esso consiste nel prendersi cura del giovane Will (Sam Claflin), un ragazzo costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente.
L’incontro tra i due non è dei migliori, tanto che Will si dimostra subito molto indisponente e riluttante verso la ragazza. Tuttavia, la caparbietà di quest’ultima le permetterà di conquistarsi la sua fiducia. Una volta caduto il muro di diffidenza, tra i due scoccherà anche la scintilla dell’amore.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Jojo Moyes che si occupa anche della sceneggiatura. Dietro la macchina da presa, Thea Sharrock che confeziona una storia a metà strada tra dramma e commedia romantica.
Al cinema, Io prima di te ha ottenuto un ottimo successo internazionale. Il merito va soprattutto alla perfetta alchimia tra i due protagonisti e a una narrazione serrata ed equilibrata.
L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA (2007)
Come recita una canzone di Antonello Venditti, “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, proprio come nel caso di questo film diretto da Mike Newell.
Siamo a Cartagena, in Colombia. I protagonisti della storia sono il poeta e impiegato del telegrafo Florentino Ariza (Javier Bardem) e Fermina Daza (Giovanna Mezzogiorno). Quando l’uomo scorge, per la prima volta, la donna dalla finestra della villa del padre, in lui scatta immediatamente l’amore.
Per conquistare il cuore della donna, Florentino comincia a scriverle delle lettere piene di passioni e affetto. Tuttavia, il padre della ragazza si dimostra subito contrario alla relazione e costringe la figlia a sposare un ricco medico del luogo, Juvernal Urbino (Benjamin Bratt). I due partono subito per Parigi, lasciando Florentino nello sconforto e nel dolore.
Qualche anno più tardi, Fermina torna a Cartagena e quando incontra il suo vecchio amore, si rende conto che lui non l’ha mai dimenticata.
Il film è tratto dal celebre romanzo omonimo di Gabriel García Marquez ed è sceneggiato da Ronal Harwood. Ancora oggi, L’amore ai tempi del colera è considerata una delle più belle e appassionanti storie d’amore senza tempo. La pellicola riesce a riportare sul grande schermo tutte le suggestioni del libro.
LA LA LAND (2016)
Raccontare l’amore attraverso la musica è una strada che il cinema ha battuto molte volte, trovando quasi sempre l’apprezzamento del pubblico.
È il caso, per esempio, di questo film diretto e scritto da Damien Chazelle e interpretato, magistralmente, da Emma Stone e Ryan Gosling.
La storia racconta l’incontro tra Mia (Emma Stone), aspirante attrice e Sebastian (Ryan Gosling), un pianista jazz che vorrebbe poter gestire un locale tutto suo a Los Angeles. Ad accompagnare i sogni dei due, le splendide musiche di Justin Hurwitz e brani del calibro di City of Stars, Audition e Someone in the Crowd.
La La Land è un film da vedere e rivedere, soprattutto se siete amanti dei musical e delle storie d’amore. È impossibile non essere trascinati dall’entusiasmo e dalla voglia di vivere dei due protagonisti che si lasciano guidare dalla loro stessa passione, convinti di poter raggiungere quanto sognano.
L’amore tra i due nasce lentamente, ma costantemente alimentato dalla passione per la musica e per il mondo dello spettacolo. Cresce giorno dopo giorno, tra la dolcezza di un bacio e le difficoltà di una vita complicata e che spesso ti mette davanti a scelte ardue.
Il film ha ricevuto ben quattordici nomination ai Premi Oscar e ha vinto in sei categorie, tra cui la miglior regia, la migliora attrice protagonista e la miglior colonna sonora. Un vero manifesto per un’intera generazione.
MOULIN ROUGE! (2001)
In tema di musical, non può di certo mancare questo film diretto da Baz Luhrmann e scritto dal regista australiano insieme a Craig Pierce.
Siamo nella Parigi di fine ‘800, Christian (Ewan McGregor) è un giovane scrittore inglese in cerca di nuova ispirazione. Per trovarla si reca nel famoso quartiere bohémien di Pigelle ed entra nell’altrettanto famoso Moulin Rouge, uno dei più amati e conosciuti locali notturni di Parigi.
Qui assiste allo straordinario spettacolo di Satine (Nicole Kidman), bellissima ballerina e cantante e stella indiscussa del locale. Spinto dalla curiosità e dalla voglia di conoscere meglio la donna, Christian si rivolge all’impresario del Moulin Rouge, Harold Zidler (Jim Broadbent) per proporgli una sua idea. Per il giovane sembra l’occasione della sua vita, ma ciò che cambierà per sempre il suo destino è l’incontro con Satine, della quale il ragazzo si innamora follemente.
Ancora oggi, Moulin Rouge! è considerato uno dei film più significativi del nuovo millennio, in grado di rispolverare e riportare in auge il genere del musical. Lo spettatore assisterà a un vero carosello inarrestabile di balli e canzoni, di luci e colori. Sullo sfondo, viene raccontata questa magnifica e romantica storia d’amore tra i due protagonisti, contrastata da un cattivo senza scrupoli.
Il film ha ottenuto ben otto candidature agli Oscar e ne ha vinti due, per la migliore scenografia e i miglior costumi.
MAMMA MIA! (2008)
L’ideale trittico di musical romantici si chiude con questo film diretto da Phyllida Lloyd e ispirato al celebre spettacolo teatrale Catherine Johnson.
La protagonista è Sophie Sheridan (Amanda Seyfried), una giovane che gestisce, insieme alla madre Donna (Meryl Streep), un albergo sull’isola di Kalokairi, in Grecia. La ragazza sta attraversando un momento delicato della sua vita, perché, nonostante stia per convolare a nozze con il fidanzato Sky (Dominic Cooper), rimpiange l’assenza del padre mai conosciuto, dal quale vorrebbe essere accompagnata all’altare.
In suo soccorso, però, arriva il diario della madre, grazie al quale Sophie scopre l’identità di tre uomini, ognuno dei quali potrebbe essere suo padre. La ragazza decide, quindi, di invitarli al matrimonio, nella speranza di scoprire chi lo sia tra loro. Uno è l’architetto Sam Carmichael (Pierce Brosnan), l’altro il banchiere Harry Bright (Colin Firth) e il terzo è lo scrittore Bill Anderson (Stellan Skarsgård).
Davanti a loro e mentre il giorno più importante della sua vita si fa sempre più vicino, Sophie comincerà a dubitare della sua scelta. Infatti, neppure la madre riesce a ricordarsi e a capire chi, tra i tre uomini, possa essere il padre della ragazza.
Il film rappresenta un perfetto connubio tra musical e commedia romantica. Scivola via in maniera molto divertente e godibile, tra una canzone e l’altra. L’importanza e la delicatezza del tema trattato viene affrontato in maniera scanzonata e coinvolgente. La pellicola mantiene un equilibrio perfetto tra la percentuale di risate e quella di serietà.
Mamma mia! ha ricevuto due candidature agli Oscar e tre ai Golden Globe. Al botteghino ha riscosso uno straordinario successo di pubblico, incassando quasi 600 milioni di dollari.
Dieci anni più tardi è arrivato anche l’atteso sequel, Mammia Mia! Ci risiamo. Tuttavia, il film non è riuscito a bissare il successo del primo capitolo.
LA FORMA DELL’ACQUA – THE SHAPE OF WATER (2017)
La diversità e l’universalità dell’amore fanno da sfondo a questo film ambientato nel periodo della Guerra Fredda e, per la precisione, nei primi anni ’60.
La protagonista è la timida e riservata Elisa (Sally Hawkins), una donna che lavora in un laboratorio segreto e che ha un solo amico, il pittore e vicino di casa Giles (Richard Jenkins).
La sua vita, tuttavia, è destinata a cambiare completamente, quando insieme alla collega Zelda (Octavia Spencer), Elisa scopre che nel laboratorio è custodita una strana creatura. Inizialmente considerata un semplice scherzo della natura, la ragazza scoprirà che, invece, essa è dotata di un’estrema intelligenza e può anche provare dei sentimenti.
Tra i due nascerà così una dolce amicizia che sfocerà in un sentimento sempre più forte e passionale. Grazie a esso, Elisa uscirà dal suo guscio di timidezza.
Il film è diretto da Guillermo del Toro e scritto dallo stesso regista insieme a Vanessa Taylor. Si tratta di una vera e propria fiaba moderna che rende omaggio al cinema con cui lo stesso regista è cresciuto e che lo ha sempre ispirato nel suo lavoro.
Si tratta di una delle storie d’amore più originali e anti convenzionali che il cinema abbia mai raccontato. Il film è stato premiato con il Leone d’oro 2018 alla Mostra di Venezia. Inoltre, ha vinto quattro Premi Oscar (miglior film, miglior regia, miglior scenografia e miglior colonna sonora) su tredici nomination ricevute.
LEI (2013)
Amore anti convenzionale anche in questo film che mescola la fantascienza con il dramma sentimentale. Siamo a Los Angeles, in un futuro non bene determinato. Theodore (Joaquin Phoenix) è un uomo distrutto dal dolore dopo il divorzio con la moglie Catherine (Rooney Mara), conosciuta quando erano soltanto dei ragazzi.
La sua vita cambia quando l’uomo acquista un nuovo e rivoluzionario sistema informatico progettato per soddisfare ogni esigenza dell’utente. Questo sistema possiede perfino un’anima chiamata Samantha che si dimostra subito sensibile, profonda e divertente nei confronti di Theodore. Giorno dopo giorno, l’uomo se ne innamora letteralmente.
Sconvolto dai suoi stessi sentimenti, l’uomo si trova coinvolto in una surreale vicenda che lo spingerà ad attuare comportamenti non proprio convenienti e normali.
Il film è diretto da Spike Jonze e tratta, in maniera originale e delicata un tema come quello del rapporto tra l’uomo e la tecnologia. L’amore viene, dunque, visto come un fattore e un sentimento del tutto imprevedibile e che non può essere controllato.
Candidato a cinque Oscar e tre Golden Globe, in entrambi in casi Lei ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura, scritta dallo stesso regista.
LA TEORIA DEL TUTTO (2014)
Anche questo film è ambientato negli anni ’60, ma stavolta in Gran Bretagna. Qui, il giovane Stephen Hawking è uno dei più brillanti e promettenti studenti di cosmologia di Cambridge.
Proprio mentre il giovane vede spalancarsi davanti a sé un futuro radioso in ambito scientifico, viene colpito da una malattia genetica che, secondo i medici, potrebbe ucciderlo presto. Tuttavia, Stephen non ha alcuna intenzione di mollare e accompagnato da una straordinaria forza d’animo, riesce a completare il suo percorso di studi. Inoltre, avvia una carriera di prim’ordine, diventando presto uno dei più grandi fisici della storia dell’umanità, unico e vero successore del grande Albert Einstein.
Stephen, però, non ha raggiunto tutto questo da solo, ma anche grazie alla moglie Jane Wilde. Ella è una donna forte e determinata che lo ha accompagnato tutta la vita, dando alla luce anche tre figli. La loro unione andrà molto oltre il semplice amore, destinato, inevitabilmente, a sfiorire e sarà un legame indissolubile in grado di andare oltre la vita stessa.
Diretto da James Marsh e scritto da Anthony McCarten, La teoria del tutto è tratto dall’autobiografia della stessa Jane Hawking intitolata Travelling to Infinity: My Life with Stephen. È uno straordinario e personale ritratto di uno dei personaggi più interessanti che l’uomo abbia potuto apprezzare.
Pur nella sua complessità, il film racconta una storia d’amore toccante e commovente. Grazie a essa possiamo scoprire sfaccettature inedite della vita di Stephen Hawking, ma fondamentali per il contributo che l’uomo ha dato all’intera umanità.
Il film ha ricevuto cinque candidature agli Oscar e ha sancito il talento camaleontico di Eddie Redmayne. Per il ruolo interpretato, l’attore si è aggiudicato la statuetta per il miglior attore protagonista.
LA VITA DI ADELE (2013)
L’amore è uno dei sentimenti più liberi e indipendenti che l’uomo possa provare e di questo fondamentale aspetto parla La vita di Adèle. Il film è diretto da Abdellatif Kechiche ed è tratto dal romanzo a fumetti Il blu è un colore caldo di Julie Maroh.
La protagonista è, appunto, Adèle (Adèle Exarchopoulos), una quindicenne piena di vita e sogni per il futuro. Il suo cuore è diviso tra la storia con Thomas (Jérémie Laheurte) e quella molto più coinvolgente con Emma (Léa Seydoux), una ragazza dai capelli blu che ha conosciuta in un locale.
Le due ragazze sono molto diverse tra loro e hanno dei progetti ben precisi: Adèle vuole diventare una maestra, mentre Emma vuole dedicarsi alla pittura. Per questo motivo, le loro strade sembrerebbero destinate a separarsi, ma l’amore e il destino hanno in serbo diverse sorprese per entrambe.
Il film è un chiaro manifesto dell’amore libero e senza pregiudizi. Il regista sceglie di mostrarlo in tutta la forza e potenza erotica, riempendo la pellicola di lunghe ed esplicite scene piccanti.
La vita di Adèle ha ricevuto la Palma d’oro a Cannes nel 2013 e ha riscosso un notevole successo sia di critica sia di pubblico.
LIKE CRAZY (2011)
A volte, l’amore deve affrontare ostacoli apparentemente insormontabili per arrivare a destinazione. È il caso di questo film diretto da Drake Doremus e scritto dal regista con Ben York Jones.
I protagonisti sono l’inglese Anna Gardner (Felicity Jones) e l’americano Jacob Helm (Anton Yelchin) che si incontrano nel college che entrambi frequentano. Tra i due scatta subito la scintilla dell’amore, ma una volta conseguito il diploma, si trovano davanti a una difficile scelta. La ragazza, infatti, è costretta a rientrare in patria per partecipare al matrimonio della sorella e quando torna viene bloccata alla dogana a causa del visto scaduto.
I due innamorati si trovano, così, a dover fare i conti con la burocrazia americana. Nel frattempo, per Jacob si aprono nuove e interessanti prospettive lavorative che spingono il ragazzo a dubitare sia dell’amore per Anna sia della decisione di trasferirsi a Londra con lei.
La complicata storia d’amore tra i due protagonisti viene resa tale da diversi fattori che sembrano complottare contro di loro. Tuttavia, il sentimento è talmente forte che, alla lunga, otterrà ciò che vuole, riunendo i due ragazzi dopo tante vicissitudini.
Si tratta di un film poco conosciuto, un piccolo cult per chi ama le storie d’amore. Ha ricevuto diversi riconoscimenti importanti, tra cui il Gran Premio della Giuria e il Premio Speciale della Giuria a Felicity Jones al Sundance Film Festival.
LOVE ACTUALLY – L’AMORE DAVVERO (2003)
In tema di amore e romanticismo, le commedie rimangono il genere preferito dagli appassionati. In questo film, scritto e diretto da Richard Curtis, gli spettatori troveranno una storia divertente e coinvolgente.
Il film racconta le vicissitudini di alcune coppie e di diversi personaggi durante il periodo natalizio. Qualcuno dovrà provare a superare una difficile crisi di coppia, altri dovranno affrontare un amore nuovo di zecca e, a volte, inaspettato, altri ancora dovranno voltare pagina e cominciare daccapo.
Tra i protagonisti, abbiamo il cantante Billy Mack (Bill Nighy); i due amici Juliet (Keira Knightley) e Mark (Andrew Lincoln); il triste Jamie (Colin Firth) che fugge all’estero dopo aver scoperto di essere stato tradito. Oltre a loro, l’insoddisfatta Karen (Emma Thompson), poco attenta alle esigenze e ai bisogni del marito Harry (Alan Rickman); David (Hugh Grant), il fratello di Karen e appena diventato Premier inglese. Inoltre, il vedovo Daniel (Liam Neeson), molto impegnato a seguire i primi amori del giovane figlio Sam; la segretaria Sarah (Laura Linney), indecisa tra l’amore per Karl e quello per la famiglia. Infine, John (Martin Freeman) e Judy (Joanna Page), due controfigure di attori porno, un po’ confusi nel capire le differenze tra i veri sentimenti e quelli artefatti del set cinematografico.
In tema di amore, Love Actually potrebbe essere definito la “summa” delle commedie romantiche. Questo film, infatti, riesce a sintetizzare ogni tipologia di storia, analizzandone i vari aspetti e tutte le conseguenze. Sarà impossibile che qualcuno non si immedesimi in almeno uno dei personaggi, vivendone le stesse emozioni, gli stessi dubbi e la stessa irrefrenabile felicità dettata dall’amore stesso.
LOST IN TRANSLATION – L’AMORE TRADOTTO (2003)
L’amore è un sentimento che può arrivare in qualsiasi momento e perfino nelle occasioni meno probabili. Lo dimostra questo splendido film diretto da Sofia Coppola e interpretato magistralmente da Bill Murray e Scarlett Johansson.
Bob (Murray) e Charlotte (Johansson) sono due americani in trasferta a Tokyo per motivi molto diversi tra loro. L’uomo, infatti, è una matura star del cinema impegnata a girare uno spot pubblicitario, mentre lei è una giovane donna appena uscita dal tormentato matrimonio con un fotografo.
Tra i due, conosciutisi nel bar dell’hotel dove alloggiano, luogo perfetto per dei tormentati insonni come loro, nasce una bella amicizia. I due ne verranno coinvolti oltre ogni più prevedibile aspettativa e saranno costretti a riflettere sulle loro vite e a prendere importanti decisioni riguardo al futuro che gli si prospetta davanti.
Tra situazioni grottesche e stravaganti e un sottile umorismo di fondo, i due protagonisti vivranno una storia intensa e coinvolgente. Tuttavia, i suoi risvolti saranno assolutamente sorprendenti e il film ci regalerà un finale spiazzante e commovente.
Il film ha ricevuto quattro candidature agli Oscar, vincendo nella categoria per la migliore sceneggiatura. Inoltre, ha consacrato il talento di Sofia Coppola, considerata una delle registe più interessanti del panorama internazionale.
NOTTING HILL (1999)
Dopo il gran successo di Pretty Woman e di Il matrimonio del mio migliore amico, con questo film Julia Roberts chiude la sua ideale trilogia romantica che l’ha resa una delle attrici simbolo del genere.
I protagonisti sono William Thacker (Hugh Grant), proprietario di una libreria nel quartiere londinese di Notting Hill e Anna Scott. I due si incontrano, casualmente, quando l’uomo le versa addosso del succo d’arancia. Per farsi perdonare, William invita la donna nel suo appartamento per cambiarsi, ma lì Anna lo bacia con passione. L’uomo è preso alla sprovvista, ma non può rifiutare il successivo inviato della donna che gli dà appuntamento nella sua camera d’albergo. Qui, William si trova coinvolto in imprevisti di ogni tipo e la loro storia d’amore comincerà a essere caratterizzata da un continuo tira e molla che porterà i due ad avvicinarsi e poi ad allontanarci, per poi avvicinarsi di nuovo.
Ancora oggi, la coppia Grant-Roberts rappresenta il meglio in tema di commedie romantiche. Questo film diretto da Roger Michell e scritto da Richard Curtis, ha riscosso un grandissimo successo di pubblico ed è diventato un vero cult per gli appassionati.
La suggestiva atmosfera londinese in cui la storia è ambientata, rende Notting Hill quasi un sogno a occhi aperti. La storia d’amore tra i due protagonisti è ciò che ciascuno di noi vorrebbe vivere almeno una volta nella vita.
Tanti i riconoscimenti ricevuti dal film, tra cui diversi premi vinti in patria e tre candidature ai Golden Globe (miglior film, miglior attore protagonista e miglior attrice protagonista).
PASSENGERS (2016)
Ancora commistione tra fantascienza e romanticismo in questo film diretto da Morten Tyldum e scritto da Jon Spaiths.
La storia è ambientata in un futuro non precisato, in cui la nave spaziale Avalon è impegnata in un viaggio interstellare della durata di circa 90 anni e che ha l’obiettivo di raggiungere il pianeta Homestead II. A bordo ci sono circa cinquemila passeggeri ibernati, ma uno di loro, Jim Preston (Chris Pratt) viene svegliato molto prima del previsto a causa di un mal funzionamento della sua capsula. L’uomo si trova, così da solo in una nave deserta e senza sapere come comportarsi. In breve tempo capirà che per lui il destino è segnato, così, dopo aver combattuto con sé stesso e sofferente per la solitudine, decide di svegliare un altro passeggero. Si tratta di Aurora Lane (Jennifer Lawrence), una bellissima donna che si guadagna da vivere scrivendo. Quando la donna si sveglierà, non capirà subito la situazione, ma si renderà conto dell’attrazione irresistibile che prova verso Jim.
Nonostante l’obbligata unità di luogo e una trama appena accennata, questo film offre diversi spunti interessanti. Si parla del pericolo dei progressi della scienza e del bisogno atavico dell’essere umano di condividere la propria vita con qualcuno. Inoltre, è caratterizzato da splendidi panorami ed effetti visivi mozzafiato, tanto da aver ricevuto la candidatura agli Oscar per i migliori effetti visivi e la miglior scenografia.
ONE DAY (2011)
Amori sfiorati e rimandati in questo film diretto da Lone Scherfig e scritto da David Nicholls. Quest’ultimo è anche autore anche del libro da cui è tratta la storia.
Siamo nel 1988. Nel giorno della loro laurea Emma Morley (Anne Hathaway) e Dexter Mayhew (Jim Sturgess) si conoscono. Dopo aver trascorso del tempo insieme, passano una notte intera chiacchierando e confrontandosi, ma senza mai andare oltre. I due sono profondamente differenti: lei è una sognatrice e una gran lavoratrice e coltiva il desiderio di mettere la sua vita al servizio degli altri. Lui, invece, è un ricco ragazzo che pensa soltanto a divertirsi e a godersi ogni momento. Tra i due, dunque, l’amore sembrerebbe non poter scattare, nonostante l’oggettiva attrazione che provano l’uno per l’altra.
La mattina dopo le loro strade si dividono, ma i due continuano a incrociarsi. Tuttavia, nessuno dei due sembra disposto a fare il passo decisivo e a cambiare la propria visione della vita. Soltanto quando il destino li metterà, ancora una volta e dopo vent’anni, l’uno di fronte all’altra, capiranno, finalmente, di avere avuto la felicità sempre a portata di mano.
Il film cerca di spiegare quanto, a volte, la vita possa diventare un ostacolo all’amore, ma anche quanto questo, alla fine, trionfi sempre. È una riflessione sulle occasioni perse, sui cosiddetti “sliding doors” che, tutti i giorni, ci si presentano davanti, senza che noi nemmeno ce ne accorgiamo.
Racconta la strenua ricerca di una felicità che i protagonisti pensano irraggiungibile, senza rendersi conto di averla sempre avuta a portata di mano.
REVOLUTIONARY ROAD (2008)
La vita quotidiana, a volte, può essere davvero pericolosa per chi si ama. Questo film diretto da Sam Mendes, scritto da Justin Hayte e tratto dall’omonimo romanzo di Richard Yates ne è la dimostrazione.
I protagonisti sono Frank Wheeler (Leonardo Di Caprio) e la moglie April (Kate Winslet). I due formano una coppia apparentemente felice e soddisfatta della propria vita nell’America degli anni ‘50. Nulla sembra, infatti, mancargli: hanno dei figli, una villetta e un lavoro, eppure qualcosa li sta consumando dentro. Per Frank è l’insoddisfazione che l’uomo prova a svolgere il suo lavoro, per April è, invece, una vita opprimente in cui l’assenza del marito e i suoi tradimenti diventano sempre più pesanti e dolorosi.
Per darsi una seconda opportunità, i due vorrebbero cambiare radicalmente vita e trasferirsi a Parigi, un progetto che già in passato avevano preso in considerazione. Tuttavia, dopo l’iniziale entusiasmo, improvvisamente Frank non sembra più così convinto della scelta, soprattutto quando gli arriva un’allettante proposta lavorativa.
Il film si regge su un impianto narrativo davvero straordinario. Le interpretazioni dei due attori vengono valorizzate dal contesto e dalla capacità del regista di creare un vero e proprio microcosmo. Esso non è altro che il simbolo dell’ipocrisia e delle false convenzioni dell’America di quegli anni.
Dopo Titanic, Leonardo Di Caprio e Kate Winslet ci regalano altri due personaggi indimenticabili nella loro intensità. Essi diventano presto il simbolo di come un rapporto di coppia, un amore profondo come quello sentito dai due all’inizio della loro relazione, possa essere inevitabilmente rovinato e consumato dalle aspettative e dalle convenzioni sociali.
Oltre ad aver riscosso un grande successo di pubblico e di critica, Revolutionary Road ha ricevuto tre nomination agli Oscar e quattro ai Golden Globe. In quest’ultima occasione Kate Winslet è stata premiata come miglior attrice protagonista in un film drammatico.
SE MI LASCI TI CANCELLO (2004)
Kate Winslet è protagonista anche di questo dramma d’amore diretto da Michael Gondry, in cui c’è una spruzzata di fantascienza.
Dopo aver litigato bruscamente con il fidanzato Joel (Jim Carrey) e stanca delle continue incomprensioni, Clementine (Kate Winslet) decide di rivolgersi al dottor Howard Mierzwiak. Questi è un medico specializzato in una procedura creata appositamente per eliminare tutti i ricordi collegati a una storia d’amore finita male. Il risultato del trattamento è che, quando Joel prova a scusarsi con lei e a ricucire il loro rapporto, la ragazza non ricorda nulla della loro storia. Deluso dalla reazione della fidanzata, l’uomo decide, a sua volta, di sottoporsi allo stesso trattamento. Proprio quando i ricordi stanno per svanire, lui si pente della scelta, ma ormai è troppo tardi. Tuttavia, nonostante le scelte dei due ragazzi, il destino ha per loro in serbo ancora qualcosa. Infatti, pochi giorni dopo, i due si incontrano a una festa e ricominciano a frequentarsi, entrambi ignari del passato trascorso insieme.
Il titolo originale del film, Eternal Sunshine of the Spotless Mind, è ispirato a un verso dell’opera Eloisa to Abelard del 1717 e scritta del poeta inglese Alexander Pope. Il suo significato è, approssimativamente, “com’è felice il destino dell’incolpevole vestale! Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata. Infinita letizia della mente candida! Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio”.
La traduzione italiana ha suscitato diverse polemiche, tanto che qualche anno dopo al titolo italiano è stato aggiunto anche quello originale. La sceneggiatura è stata firmata da Charlie Kaufman, su un soggetto scritto da lui stesso insieme a Pierre Bismuth e al regista Michael Gondry.
Il film è un dramma a lieto fine che spiega come l’amore può anche essere cancellato, ma troverà sempre una strada per tornare. Il percorso che compiono i due protagonisti è una sorta di redenzione e purificazione, dopo la quale si troveranno di nuovo nelle condizioni di accogliere i propri sentimenti.
Ancora oggi, Se mi lasci ti cancello è considerato un cult dagli amanti dei film romantici e ha vinto un Premio Oscar per la migliore sceneggiatura. Inoltre, ha ricevuto una candidatura sempre agli Oscar per la migliore attrice protagonista e ben quattro candidature ai Golden Globe per il miglior film, il miglior attore protagonista, la migliore attrice protagonista e la migliore sceneggiatura.
STORIA DI UN MATRIMONIO (2019)
Anche questo film racconta i problemi che possono portare una coppia a separarsi. I protagonisti sono Charlie (Adam Driver), un regista teatrale e Nicole (Scarlett Johansson), un’attrice. I due sono sposati da diversi anni e, apparentemente, vivono una vita felice. Lui, infatti, è un padre attento e sempre presente, sia per la moglie che per il loro unico figlio, lei è una madre affettuosa e una moglie complice. Tuttavia, un giorno la donna si renderà conto che il loro rapporto è arrivato al capolinea e per i due si aprirà la drammatica e sofferta strada verso la separazione.
Scritto e diretto da Noah Baumbach, questo film è stato una delle sorprese della 76^ Mostra del Cinema di Venezia. Qui, infatti, ha riscosso un grandissimo apprezzamento, sia da parte del pubblico che della critica.
Il film possiede ogni elemento tale da renderlo un film d’autore, in cui l’amore viene sezionato e analizzato in ogni sua sfumatura, da quella più comune a quella più sconosciuta.
Il tema della separazione e, soprattutto, delle conseguenze che questa porta in una famiglia, viene trattato con estrema delicatezza e attenzione. Non si scade mai nel banale e rimane uno sfondo ironico utile ad alleggerire una storia drammatica e appassionante.
Il film ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui sei candidature sia agli Oscar sia ai Golden Globe. Inoltre, ha vinto il premio come miglior attrice non protagonista, andato a Laura Dern, che nel film ricopre il ruolo dell’avvocato Nora Fanshaw.
PICCOLE DONNE (2019)
Non ci vuole presentazione per questo film tratto da una storia divenuta immortale. Le vicissitudini delle sorelle March nell’America di metà ‘800, infatti, sono state raccontate tantissime volte, di cui sette volte al cinema.
Stavolta dietro la macchina da presa c’è Greta Gerwig, la quale si è occupata anche di scrivere la sceneggiatura tratta dall’omonimo romanzo di Louisa May Alcott. Il risultato è un film molto delicato e commovente che ci permette di rivivere una delle storie più belle, interessanti e coinvolgenti che la letteratura ci abbia mai regalato.
Al centro delle vicende c’è la visione dell’amore che ha ciascuna protagonista, in grado di viverlo a modo proprio. C’è chi soffre e non si vuole piegare alle sue logiche, chi prova a piegarlo ai propri desideri e chi ci riflette sopra, considerandolo un rifugio per scappare dagli obblighi della società di quel tempo.
Ciò che emerge da questa ennesima trasposizione cinematografica è l’incredibile modernità di una storia scritta ormai oltre un secolo e mezzo fa. E per farlo, la regista si avvale di un cast d’eccezione, tra cui spiccano Saoirse Ronan (Jo March), Florence Pugh (Amy), Emma Watson (Meg), Eliza Scanlen (Beth), Timothée Chalamet (Theodore “Laurie” Laurence), Laura Dern (Marmee March) e Meryl Streep (Zia March).
Il film è stato un grande successo al cinema e ha ricevuto ben sei candidature agli Oscar, vincendo la statuetta per i miglior costumi.
RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME (2019)
Al centro di questo film scritto e diretto da Céline Sciamma c’è un amore impossibile tra due donne nella Francia del XVIII secolo.
La protagonista è la giovane pittrice Marianne (Noémie Merlant) che riceve l’incarico di realizzare un ritratto di Héloïse (Adèle Haenel), una ragazza in procinto di sposarsi dopo aver lasciato il convento. Tuttavia, Héloïse non sembra affatto decisa a prendere marito, così si rifiuta di posare per il ritratto. A questo punto, Marianne, incuriosita e affascinata dalla ragazza, escogita un piano e si introduce nella sua casa fingendosi una nuova dama di compagnia. In questo modo, mentre di giorno l’aiuta e l’accudisce, la notte riesce a ritrarla in assoluta segretezza. La costante vicinanza tra le due, fa, però, scoccare la scintilla di un sentimento che presto andrà molto oltre la semplice amicizia.
Con estrema delicatezza e dolcezza, questo film riesce ad affrontare un tema scottante come quello dell’amore omosessuale in tempi in cui questo non veniva contemplato. Inoltre, pone l’attenzione sulla voglia e sul bisogno di libertà che le due donne agognano, sentendosi oppresse da una società in cui per loro non è previsto alcun ruolo.
Al botteghino, Ritratto della giovane in fiamme ha riscosso un ottimo successo di pubblico. Inoltre, è stato apprezzato dalla critica, tanto da aver ricevuto una candidatura ai Golden Globe come miglior film straniero.
TUO, SIMON (2018)
L’amore adolescenziale è al centro anche di questo film diretto da Greg Berlanti, scritto da Elizabeth Berger e Isaac Aptaker e tratto dal romanzo omonimo di Becky Albertalli.
Il protagonista è Simon Spier (Nick Robinson), un ragazzo che vive una vita tranquilla e apparentemente felice, all’interno di una famiglia che gli vuole bene. Tuttavia, dentro di sé il ragazzo custodisce un segreto che non riesce a svelare a nessuno, ovvero di essere omosessuale. Spaventato dalle reazioni che potrebbero avere familiari e amici, Tom trova il coraggio di confidarsi soltanto online, quando incontra un compagno di scuola di cui non conosce l’identità e che si fa chiamare “Blue”. Tra i due comincia subito una fitta corrispondenza, grazie alla quale i due ragazzi cominciano a nutrire un forte sentimento l’uno per l’altro. Un giorno, però, una di queste e-mail finisce nelle mani sbagliate e per Tom si apre un baratro fatto di paura e ricatti che lo porta a dover fare una scelta: aprirsi e rivelare il suo vero animo.
Si tratta di un film delicato il cui obiettivo è portare alla luce i problemi degli adolescenti e la difficoltà di sentirsi accettati dalla famiglia e dagli amici. Sempre in bilico tra commedia e dramma, Tuo, Simon affronta temi delicati e importanti, ma sempre con il giusto ed equilibrato tono.